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La Juventus: "Juve-Napoli vietata ai nati in Campania". La Questura nega, ma scoppia il caso

La sfida dello Stadium è in programma il 31 agosto, ma già esplode la polemica

08 Ago 2019 - 19:35

Juventus-Napoli con Maurizio Sarri sulla panchina dei bianconeri sarà il big match della seconda giornata di Serie A, in programma allo Stadium il prossimo 31 agosto, ma in un certo senso la partita è già iniziata. E anche le polemiche. Sul sito ufficiale dei campioni d'Italia è stato infatti annunciato, per quella gara, che il divieto di vendita dei biglietti sarà esteso anche a chi è nato nella Regione Campania. Una restrizione mai avvenuta prima (nelle ultime due stagioni l’unica condizione ostativa era la residenza in Campania), che ha mandato su tutte le furie i tifosi azzurri residenti al centro-nord e sui social è subito montata la polemica. 

Il caso è aperto e a gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato, a sorpresa, la Questura di Torino, che attraverso un comunicato stampa ha negato ogni accordo con la Juventus in merito alla questione e ha specificato anzi che "non ha mai concordato tale decisione con la società sportiva né intende condividerla".

La Juventus però tira dritta per la sua strada e attraverso una nota pubblicata sui propri canali social conferma che la vendita dei biglietti per Juventus-Napoli è vietata a chi è nato in Campania: "Juventus Football Club precisa che le restrizioni di vendita dei biglietti per la partita Juventus-Napoli del 31 agosto, pubblicate sul sito della società nella mattinata di ieri, sono state comunicate, tramite Posta Elettronica Certificata, agli uffici competenti in data 4 agosto alle ore 16.

Le modalità di vendita dei tagliandi potrebbero subire variazioni, anche sostanziali, solamente a seguito delle determinazioni dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, che non si è ancora riunito. 

Di seguito il documento trasmesso in data 4 agosto".

Sorrentino: "Grave discriminazione" - "La notizia da parte della società calcistica juventina di vietare la vendita dei tagliandi per la partita Juve-Napoli, in programma sabato 31 agosto, a chi è nato in Campania ha tutta l'aria di essere una scelta di discriminazione territoriale e sociale. È molto grave che una società sportiva selezioni il pubblico pagante sulla scorta di un fattore arbitrario legato al luogo di nascita": lo afferma la delegata all'Autonomia della Città, Flavia Sorrentino. 

"Il comunicato diramato dalla Questura di Torino in cui si afferma che la scelta non è stata né concordata né condivisa è un ulteriore elemento che fa riflettere sulle motivazioni che sono alla base di tale decisione. Essere nati a Napoli, essere cittadini campani non è un marchio di disonore né un elemento per cui prendere provvedimenti restrittivi. A meno che non si voglia sdoganare definitivamente o dare liceità ad un messaggio razzista che ha l'intento di colpire i meridionali che vivono e
lavorano a Torino. Porremo questo ed episodi analoghi all'attenzione dell'Osservatorio Difendi la Città, il cui bando di selezione per i componenti è pubblico e ancora aperto."

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