Tra sabato e domenica i recuperi della 25esima giornata, da lunedì il via al programma completo che si concluderà il 2 agosto
L'ultima partita, giocata lo scorso 9 marzo, era stata Sassuolo-Brescia. Lo stadio vuoto, un clima surreale, una sensazione di spaesatezza e di incertezza che pervadeva tutto il paese e, naturalmente, anche il mondo del calcio. Oggi, 104 giorni dopo quel 3-0 firmato Boga e doppietta di Caputo, la Serie A è finalmente pronta a rimettersi in moto. Si parte sabato alle 19:30 con Torino-Parma, alle 21:45 è il turno di Verona-Cagliari, con l'esordio di Zenga in panchina, mentre domenica toccherà ai neroverdi (ospiti dell'Atalanta) e poi all'Inter, in casa contro la Samp. Ultimati i recuperi della 25esima, ci si butterà a capofitto nel lungo tour de force che attende i club da qui al 2 agosto: lunedì toccherà a Juve e Milan, martedì al Napoli e mercoledì alla Lazio.
Gli occhi di tutti saranno inevitabilmente puntati sulla sfida scudetto. Gli uomini di Sarri ci arrivano con le ossa rotte dopo la deludente finale di Coppa Italia, persa ai rigori contro il Napoli. C'è inoltre da fare i conti con gli infortuni di Alex Sandro e Khedira, oltre che con un Cristiano Ronaldo apparso lontano parente di quello della prima metà della stagione. I ragazzi di Inzaghi, a un solo punto di distacco, intravedono la possibilità concreta di spodestare i Bianconeri dopo un dominio lungo 8 anni. Il primo ostacolo dopo la ripresa, però, sarà di quelli tosti, visto che i capitolini sono attesi a Bergamo dall'Atalanta, decisa a difendere il quarto posto prima di giocarsi le Final Eight di Champions League ad agosto. L'Inter, nell'attesa di definire il futuro di Lautaro Martinez, può giocare il ruolo della terza incomoda, ma ai Nerazzurri servirà prima di tutto fare risultato con la Sampdoria per accorciare subito a - 6 dalla vetta e potersi reinserire nella lotta.
Alle spalle della coppia nerazzurra è bagarre europea: la Roma, che entro i primi di luglio dovrebbe ritrovare Nicolò Zaniolo, crede ancora nella Champions, così come il Napoli, che nonostante un distacco importante (è a -9 dall'Atalanta, con una partita in più) sarà certamente galvanizzato dal trionfo in Coppa e unito come non mai attorno a Gennaro Gattuso. Al settimo posto un Milan che attende di recuperare Zlatan Ibrahimovic e che ancora deve decidere cosa farà da grande: puntare a una nuova rivoluzione scommettendo su Rangnick, oppure proseguire con Pioli. Il tecnico parmigiano, al momento, non si preoccupa delle manovre della dirigenza e pensa a portare i suoi almeno in Europa League, per salvare l'ennesima stagione di alti e bassi.
Dietro ai Rossoneri ci sono Verona, Parma e Bologna che sognano in grande, seguite dal Sassuolo e da un Cagliari che si affiderà al nuovo tecnico Zenga (presentato a marzo, ma mai sedutosi in panchina causa lockdown) per riscattare un'annata partita benissimo e poi clamorosamente trasformatasi in un incubo. Genoa, Spal e Brescia (sempre alle prese col caso Balotelli e virtualmente condannato), sono al momento le tre squadre in zona retrocessione, ma qualche brivido corre lungo la schiena anche di Lecce, Samp e Torino. Il clima in casa Granata è particolarmente teso, con una parte del tifo che insiste nel chiedere al presidente Cairo la cessione del club. Subito sopra la zona bollente ci sono l'Udinese e la Fiorentina, che ha un po' deluso le aspettative nella prima stagione dell'era Commisso, ma che, prima di decidere del futuro di Federico Chiesa, è pronta a riabbracciare Franck Ribery e a farsi trascinare dal francese verso un finale di stagione decisamente più tranquillo.
La quarantena soft, fresca di approvazione, dovrebbe garantire la conclusione del campionato senza ulteriori sorprese e anche se il caldo e l'assenza di tifosi inficeranno inevitabilmente lo spettacolo, tutta Italia è pronta a dare finalmente il bentornato alla Serie A.