La Procura Figc ha ricevuto una denuncia per far riaprire il caso della bestemmia di Lautaro: è di una associazione di tifosi juventini?
Lautaro Martinez regolarmente in campo contro il Napoli ma sempre a rischio squalifica per la presunta bestemmia pronunciata nel finale del match perso sul campo della Juve: l'audio grazie al quale verrebbe tolto ogni ragionaevole dubbio su quanto proferito sarebbe stato trovato dalla Procura Figc dopo un supplemento d'indagine rispetto a quanto ravvisato dal Giudice Sportivo che, senza audio, non ha potuto procedere a squalifica. Il capitano dell'Inter potrà comunque patteggiare con una multa e, nel caso, evitare uno stop.
Nel consueto rimpallo di accuse, tipico dei tifosi sui social, nelle scorse ore sul web ha fatto molto rumore, lato nerazzurro, un quesito: perché Lautaro sì e Cambiaso no? Anche l'esterno bianconero, sempre in un Derby d'Italia (ma quello di andata, finito 4-4), era stato beccato dalle telecamere proferire una frase che era sembrata blasfema. Anche in quel caso il Giudice Sportivo, mancando l'audio, non aveva preso provvedimenti e il caso era finito lì.
Torniamo al quesito tanto ricorrente sui social: perché due trattamenti diversi? Perché per Lautaro la Procura Figc ha proceduto con un supplemento d'indagine e per Cambiaso no? La risposta sta in una denuncia che la Procura avrebbe ricevuto con allegato l'audio della tanto discussa bestemmia dell'argentino, a quel punto è divenuto obbligatorio l'apertura di un nuovo procedimento per verificare se l'audio fosse vero (ed evitare, per esempio, che fosse frutto di manipolazione tramite intelligenza artificiale). Tra l'altro la denuncia, spiega la Gazzetta dello Sport, sarebbe arrivata da un’associazione di tifosi juventini.
Per Cambiaso, invece, nessuna denuncia e dunque nessuna apertura di un'indagine supplementare.