Stasera all'Olimpico i rossoneri cercano punti per la difesa della Top 4, mentre i biancocelesti guardano già al Bayern più che alla classifica
Testa alla Champions League, di oggi e di domani. Lazio e Milan si sfidano questa sera all'Olimpico con un traguardo comune, anche se in modi diversi. I rossoneri, dopo aver detto addio ai rimasugli dei sogni scudetto, sono concentrati nella corsa per il secondo posto e soprattutto per un piazzamento che valga la partecipazione alla prossima Coppa dei Campioni. I biancocelesti in Champions ci sono ancora e con la testa sono probabilmente già a Monaco, dove martedì sfideranno il Bayern per passare ai quarti di finale. Più complicato, invece, che riescano nella rimonta vero il quarto posto anche se gli eventuali tre punti odierni potrebbero dare una bella spinta.
Dal canto suo, il Milan è a soli quattro punti dalla Juventus, ma deve anche guardarsi le spalle perché il Bologna delle meraviglie è lontano solo cinque lunghezze e l'Atalanta appena dietro. Quindi serve tornare alla vittoria all'Olimpico, dopo la sconfitta di Monza e il mezzo passo falso proprio con i bergamaschi. Contro la Dea sono mancati i tre punti, ma si è rivisto un bel Milan, divertente e convincente. Merito soprattutto dell'ottima prestazione di Leao, tornato al gol in campionato dopo cinque mesi e di nuovo leader del gioco rossonero. Il portoghese proverà a concedere il bis, cercando anche di ispirare Giroud sicuramente titolare vista la squalifica di Jovic. Poi ci saranno gli ottavi di Europa League contro lo Slavia Praga intervallati dalla gara con l'Empoli e infine la trasferta di Verona. Certo ci sarà da migliorare il rendimento lontano da San Siro, dove sono arrivate le ultime due sconfitte, a Monza e Rennes.
Di fronte, il Milan si troverà una Lazio arrabbiata dopo il ko contro la Fiorentina nel recupero di lunedì. In uno dei momenti più complicati della stagione, il doppio scontro in pochi giorni con due dei club più blasonati d'Europa potrebbe servire a scuotere i biancocelesti nell'orgoglio. Sarri e i suoi uomini sono ottavi in campionato con 40 punti, otto lunghezze sotto il Bologna quarto. Se la stagione finisse adesso, la Lazio non si qualificherebbe nemmeno per la Conference League. L'umore non è dei migliori, motivo per cui la cena di squadra organizzata da Sarri nel giorno di riposo concesso ai suoi può essere d'aiuto per compattare lo spogliatoio. La sconfitta con i viola ha evidenziato i limiti mentali dei biancocelesti: al di là dei tanti infortuni che hanno martoriato la rosa e costretto molti giocatori a fare gli straordinari senza poter mai tirare il fiato (Guendouzi, Luis Alberto e Felipe Anderson su tutti), al Franchi si è vista una squadra poco lucida, stanca fisicamente, ma anche priva di concentrazione nei momenti più importanti. La Lazio concede tanto e ha perso definitivamente la solidità difensiva dell'anno scorso (nel '22-23 furono 30 i gol incassati a fine campionato, adesso sono già 28).
I precedenti fanno sorridere Pioli: negli ultimi nove incontri con la Lazio, il Diavolo ha vinto in ben sette occasioni (nel match di andata quest'anno finì 2-0); due invece i successi della Lazio, tra cui il roboante 4-0 di un anno fa, una delle gare migliori dell'era Sarri. Ritrovare anche solo metà di quella brillantezza sarebbe un passo avanti importante.