Il presidente del Coni è stato intercettato nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta tangente pagata per l'assegnazione dei diritti televisivi
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Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, è finito nelle intercettazioni nell'ambito dell'inchiesta, con richiesta di archiviazione, sulla presunta tangente pagata per l'assegnazione dei diritti televisivi. E ci è andato pesante sul mondo del calcio e i suoi protagonisti. I presidenti di Serie A? "Dei delinquenti veri". La Lega calcio "è un'organizzazione di diritto privato... perché altrimenti li arrestavano tutti, perchè li hanno trovati colpevoli di corruzione sei anni fa con noi". Sono queste alcune delle frasi pronunciate da Malgò e rese note da "la Repubblica".
E ancora. Preziosi, ex presidente del Genoa: "Un vero pregiudicato". Il presidente della Lazio, Claudio Lotito? Il "capo". "E i nostri amici, Juventus e Roma, sono colpevoli quanto lui. Perché alla fine, o per un motivo o per un altro, hanno rinunciato a lottare o lo hanno assecondato e sono diventati complici delle sue avventure...".
LA RISPOSTA DI PREZIOSI: "FORSE IL DELINQUENTE E' LUI"
Non si è fatta attendere la risposta di uno dei presidenti protagonisti delle intercettazioni di Malagò. Enrico Preziosi ha commentato la notizia all'Ansa: "Mi sorprende che mi giudichi un pregiudicato perché anche mesi fa ci siamo incontrati e abbracciati. Mi sembra che lui si debba difendere da un'accusa di corruzione, forse il delinquente è lui. Io non ho mai denunciato nessuno, ma lui forse dovrebbe farsi un'esame di coscienza e capire quali sarebbero dovuti essere i giusti comportamenti quando era commissario della Serie A".