Il tecnico alla caccia dell’ottava vittoria in fila, ma al Maradona arriva Juric, che a maggio escluse gli azzurri dalla Champions
A caccia dell'ottava meraviglia, Luciano Spalletti veleggia a punteggio pieno e punta a eguagliare la partenza sprint del Napoli di Sarri, otto vittorie su otto al via della stagione 2017/2018 prima di incrociare proprio… lo Spalletti interista. Al Maradona avversario sarà il Torino e in casa azzurra suona immediatamente il doppio allarme. È ancora fresca infatti la ferita inferta da Juric, attuale allenatore granata ma soprattutto guida tecnica dell'Hellas che il 23 maggio scorso col pareggio di Faraoni infranse il sogno qualificazione Champions dei napoletani.
Non solo, anche il Torino, nel suo campionato più che anonimo e approdato alla salvezza solo nel finale, a Napoli giocò una delle sue migliori partite, raggiunto solo nel recupero sull'1-1 da Insigne, dopo la fuga granata firmata dal napoletanissimo Izzo. Motivi sufficienti per stare all'erta e ai precedenti si possono aggiungere anche i dati: la creatura di Spalletti, numeri alla mano, bottino totale 18 reti fatte e appena 3 subite, il meglio di sé finora dal punto di vista realizzativo l'ha mostrato in trasferta.
Questo infatti lo score al Maradona, con l'en plein di vittorie è vero, tre su tre contro Venezia Juve e Cagliari, ma con sole, si fa per dire, sei reti all'attivo. Media di due gol a partita in casa, dove Insigne e compagni hanno inoltre subito l'unico ko stagionale in Europa League con lo Spartak Mosca. Media invece di ben tre gol a gara lontano da Napoli.
In quattro viaggi in Serie A, gli spallettiani sono infatti andati a bersaglio ben 12 volte in 4 uscite, con le roboanti punte dei due 4-0 consecutivi rifilati a Udinese e Sampdoria. Dato in più per non sottovalutare il Toro da battaglia di Juric, doppio ostacolo sulla strada di questo Napoli da record.