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I VOTI DI ROMA-INTER

Le pagelle di Piantanida: indovinello Lautaro, Svilar come Mengoni

Celik e Zalewski piantano in Nasso, amarezza Dybala, Thuram senza commento

21 Ott 2024 - 15:42

Edizione speciale per le Pagelle di Piantanida, un classico di Pressing, il programma della domenica di Canale 5. Questa volta sono interamente dedicate alla grande sfida dell'Olimpico, Roma-Inter. Ecco i voti del nostro "professore".

LAUTARO ?

Grande novità, per il voto di Lautaro dovete arrivare in fondo al pezzo. È un indovinello, un po’ come la pagella della sua partita che fa così: non si vede mai, ma ti tiene in vita, che cos’è? Volete saperlo? Leggete tutti gli altri voti poi lo scoprite…

SVILAR 7,5

Mentre il mondo Roma cade a pezzi, lui compone nuovi spazi e desideri di parata che appartengono anche a te, che da quando De Rossi l’ha messo titolare è l’essenziale per la Roma, come Marco Mengoni.

BARELLA 6

Si scambia il posto in infermeria e in campo con Calhanoglu. È quello che corre più chilometri di tutta la squadra, tocca più palloni (74) e più ne perde (17). Quel ruolo non è roba sua ma fa di tutto per non far uscire i vestiti del turco dall’armadio e alla fine sta tutto dentro, preciso.

DYBALA 6

Vi dirò, vi dirò, vi dirò che bei tempi quando qualcuno lo criticava perché veniva a prendersi il pallone a 50 metri dalla porta avversaria. Pensate che adesso viene a prendersi addosso la deviazione decisiva sul tiro di Lautaro perché sta anche a 90 metri dalla porta avversaria. Vi dirò, vi dirò, che amarezza.

THURAM 7

È il voto senza commento di Roma-Inter.

ZALEWSKI & CELIK 4

Hanno piantato in asso la Roma, e non è mica la prima volta. A proposito, momento cultura: sapete che si dice “piantati in Nasso”. L’isola di Nasso, in riferimento al mito greco di Arianna che, dopo aver aiutato Teseo a sconfiggere il Minotauro, fu “piantata in Nasso”, cioè lasciata sull’isola dove a breve troverà la compagnia di questi due.

LAUTARO 7,5

Avete risolto l’indovinello? Era facile: non si vede mai, ma ti tiene in vita, che cos’è? Il respiro. Il capitano è il respiro dell’Inter, il fiato che soffia sulla vittoria anche se non si vede.

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