Il direttore sportivo del Torino ne ha per tutti: "Il sistema calcio è malato"
Le parole di Roberto Mancini sui giovani italiani poco impiegati nelle squadre di Serie A suonano ipocrite alle orecchie di Gianluca Petrachi, che ha risposto al ct della Nazionale: "Con lui all'Inter non giocava neanche un italiano, poteva pensarci prima. Dovremmo ricordarci cosa è successo in passato". Il direttore sportivo del Torino ai microfoni di RMC Sport ha poi attaccato l'intera governance del calcio italiano: "Il sistema è malato, vanno messe delle regole e vanno rispettate. Purtroppo è andato pian piano peggiorando. Ora ci sono troppi politici e pochi che ne sanno di calcio. Se non fai rispettare le regole, il nostro sport non avrà un bel futuro”.
C'è un altro aspetto in particolare che non esalta Petrachi, la proposta di inserire le squadre B nel campionato di Lega Pro: “Non sono convinto di questa idea, serve programmare bene e farli crescere in altri campionati competitivi. Oggi stano facendo scomparire le squadre di LegaPro perché non vengono aiutate". L'ex centrocampista leccese conosce bene la categoria, avendo giocato con le maglie di Taranto e Fidelis Andria, e ha provato a proporre una soluzione: "Bisogna aiutarle ad avere finanziamenti per far giocare chi merita e non chi gli fa guadagnare più soldi. Si vede la forma e non si guarda alla sostanza. I giovani non sono messi in condizione di fare campionati competitivi. Il sistema è totalmente sbagliato. Se i vertici non lo capiscono, sarà dura”.
Poi la nota positiva, l'inizio di stagione del Torino: "Sono molto contento dell’approccio della squadra. Mazzarri sta dando una sua impronta, è subentrato in corsa e sta avendo trasmettendo la sua voglia, e il fatto che con il sacrifico e il sudore di ottengono i risultati. E questo è lo spirito del Torino. Spero che siamo sulla strada giusta e che si possa aprire un ciclo importante".
Importante come il mercato fatto dai granata, capaci di riportare in Italia Simone Zaza, l'anno scorso attaccante rivelazione della Liga, che però non è sicuro di essere titolare: "Lì davanti bisogna creare le alchimie giuste, avere una coppia come Zaza e Belotti è tanto, non so quanti se la possono permettere. Il tecnico dovrà trovare soluzioni ideali lì davanti, per collocare anche Iago Falque. Il Toro quest’anno ha una squadra competitiva e tutti devono conquistarsi il posto”.
Infine, la speranza di tornare nelle posizioni più alte di classifica: "Siamo nelle condizioni di fare qualcosa d’importante. Se dovessimo riuscire a qualificarci in una competizione internazionale, ben venga. Continuando così, e ne sono convinto, il Torino si posizionerà dove merita", ha detto Petrachi.