Inzaghi chiamato a vendicare lo smacco del recupero: se vince vola a -1 dalla vetta
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La ventiquattresima giornata di Serie A si chiude a San Siro con Inter-Fiorentina, che va in scena quattro giorni dopo il 3-0 in favore dei viola al Franchi. Il pareggio tra Napoli e Udinese offre ai nerazzurri un'immediata occasione di riscatto: in caso di successo, Inzaghi torna a -1 da Conte nel testa a testa Scudetto. Palladino, invece, è chiamato a replicare il trionfo del Franchi, perché pure la corsa Champions non ammette passi falsi. Quattro giorni dopo è ancora Inter-Fiorentina, ma stavolta a San Siro. Dopo il 3-0 per la Viola dello scorso 6 febbraio, il calendario mette di nuovo di fronte Inzaghi e Palladino e il weekend consegna di fatto ai due allenatori la stessa occasione avuta prima di scendere in campo in terra toscana. I campioni d'Italia, infatti, hanno ancora l'occasione di riportarsi a ridosso del Napoli di Conte, fermato di nuovo sull'1-1 ma stavolta al Maradona dall'Udinese, mentre le vittorie di Lazio, Juventus e Milan obbligano la squadra capace di strapazzare i nerazzurri a cercare la stessa impresa, ma al Meazza.
CHI AL FIANCO DI LAUTARO IN ATTACCO?
Il grande dubbio delle ultime ore in casa Inter ha riguardato l'attacco. Chi al fianco di Lautaro? Un interrogativo dovuto alle non ottimali condizioni fisiche di Thuram. Il francese non è stato brillante a Firenze e, particolare importante, questa è la settimana che porta alla sfida contro la Juve, in programma domenica sera all'Allianz Stadium. La prima alternativa è Taremi ma anche l'iraniano non è al top e ha giocato soltanto 8' nelle ultime due gare, quelli finali della gara del Franchi. Chi sta bene ma non dà garanzie e non ha convinto nelle ultime uscite è Arnautovic. Inzaghi sembra comunque orientato a schierare il francese, in una staffetta con Taremi che al momento pare destinato a partire dalla panchina.
Dopo le critiche arrivate inevitabilmente dopo un fragoroso ko come quello del Franchi, insomma, l'Inter ha l'occasione di rimettere (quasi) tutto a posto. Perché un successo porterebbe Inzaghi a -1 dal Napoli con lo scontro diretto di inizio marzo sempre più vicino: dopo la Fiorentina, restano "solo" la Juventus a Torino e il Genoa a San Siro, oltre ovviamente alla Coppa Italia con la Lazio. Attacco a parte, per quanto riguarda il resto della formazione, non sarà a disposizione Dumfries, squalificato, e pure Dimarco sembra avere qualche problema: la principale differenza con la formazione del Franchi, allora, è data proprio dalle fasce, con Darmian e Carlos Augusto che hanno una chance dal primo minuto, mentre non è da escludere il ritorno di Acerbi dal 1'.
Dall'altra parte, cambia completamente lo scenario per Palladino che, dopo il successo in emergenza, torna con tutti i nuovi acquisti da poter schierare, anche se come Inzaghi avrà uno squalificato di lusso, vale a dire Comuzzo. Possibili debutti immediati per Fagioli a centrocampo e per Zaniolo insieme a Kean, mattatore della sfida a campo invertito con i nerazzurri. Lo scenario della Viola è lo stesso: Lazio, Juve e Milan hanno vinto, c'è da riprendersi il quarto posto (a pari punti con Baroni) con una grande prestazione. Solo quattro giorni fa, la Viola incantava contro i detentori del titolo: Palladino è chiamato a servire il bis.