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Roma, Monchi tuona contro il Var: "Ci vuole rispetto"

Il ds dei giallorossi polemico per il rigore assegnato ai viola: "L'arbitro è l'ultimo responsabile"

03 Nov 2018 - 23:14

La Roma raddrizza la partita con la Fiorentina solo a cinque minuti dal termine con Florenzi, ma dopo la gara in casa giallorossa rispetto alla voglia di sorridere prevale la rabbia per il rigore assegnato ai viola nel primo tempo: "Se finisce 1-1 con un rigore così forse dobbiamo fare una riflessione" ha detto il ds dei capitolini, Monchi, che si è duramente scagliato contro il Var, che al Franchi era Orsato.

"Sono 18 mesi che sono qui e non parlo mai degli arbitri. Non lo farò neanche oggi, perché la colpa non è sua. Abbiamo il Var e il rigore non c'è - si è sfogato Monchi - Ogni volta che guardo l'episodio mi arrabbio. L'arbitro è l'ultimo responsabile, ma c'è una persona che è responsabile di questo".

"Mi domando - ha aggiunto il ds dei giallorossi - perché la Roma deve sempre stare zitta? Se dobbiamo parlare, parliamo. La strada da seguire è quella di utilizzare il Var, io lo difenderò a oltranza, ma chi sta seduto in una stanza deve invitare l'arbitro ad andare a vedere. Non scordiamoci che nel calcio siamo in tanti a lavorare tutti i giorni. Non è la prima volta che si è protagonisti con noi, ricordo anche un rigore non fischiato su Perotti l'anno scorso contro l'Inter. Sono sicuro che nessuno lo fa apposta, ma chiediamo rispetto da parte degli arbitri".

"il rigore non c'è, lo dicono tutti, è un errore chiaro, oggi non mi ha convinto niente - ha spiegato Monchi, che invece si è detto soddisfatto della prestazione della squadra - Oggi siamo stati più vicini all'idea che abbiamo di questa squadra. La Roma ha meritato di più, poi però purtroppo c'è una giocata che ha cambiato la partita".

Roma contestata dai suoi tifosi nella stazione fiorentina di Campo di Marte, da dove la squadra è ripartita in treno verso la Capitale. Prima di salire sul vagone riservato, infatti, giocatori e società sono stati contestati a distanza da un centinaio di supporter giallorossi reduci anche loro dallo stadio Franchi. Bersagliati dai cori sono stati il presidente James Pallotta, che peraltro non era presente, e i calciatori, definiti "mercenari". Nessun accenno alle polemiche arbitrali del post partita da parte dei romanisti, e nessuna contestazione a Di Francesco. In stazione non c'era Francesco Totti, che non è sul treno con gli altri dirigenti e allo stadio era arrivato in compagnia del figlio Cristian e dell'amico-preparatore Vito Scala.

La Fiorentina viene raggiunta nel finale e colleziona il terzo pareggio consecutivo, al termina della sfida con la Roma il tecnico Pioli si dice comunque soddisfatto per quanto fatto dai suoi: “Abbiamo indirizzato una partita equilibrata, combattuta - ha detto - Non ci siamo tirati indietro e contro squadre così forti puoi aspettarti che possano colpire. Sul 2-0 la partita sarebbe andata in altra direzione, ma non rimprovero nulla ai miei, siamo stati generosi e abbiamo tenuto testa alla Roma. Siamo stati pericolosi, abbiamo avuto le nostre situazioni. Non abbiamo avuto la precisione necessaria a chiudere la partita e magari mancano punti, ma la squadra è stata equilibrata, perché soffrire è normale, ma anche un po' sfortunata”.

Ha sorpreso in avvio l'esclusione di Pjaca dall'undici titolare, ma Pioli ha speso parole importanti per il suo giocatore: “Doveva giocare ma ieri sera ha avuto un contrattempo e ho cambiato formazione. Credo sia entrato abbastanza bene. Sa la stima che ho nei suoi confronti sia professionalmente che a livello di qualità. Non è entrato male, aveva seguito Florenzi fino in fondo anche nell'azione del gol, poi la smanacciata di Lafont l'ha tagliato fuori. Gli ho detto che deve avere più gioia quando gioca, ma sono certo che presto saprà aiutarci. Ci si aspetta tanto, ma questo non deve essere un peso per lui".

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