I due tecnici avrebbero rifiutato la proposta della società per risollevare la squadra. Intanto Bigica pensa allo scontro salvezza con il Verona con un Berardi in più
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Non poteva esserci peggior esordio in Serie A per Emiliano Bigica, chiamato dalla Primavera del Sassuolo sulla panchina della prima squadra al posto dell'esonerato Dionisi per cercare di dare una scossa immediata a una squadra che occupa il terzultimo posto in classifica e che, con la sconfitta casalinga contro il Napoli, è reduce da tre sconfitte consecutive. Ma la soluzione Bigica era ed è temporanea, come dichiarato dallo stesso club: "La guida della prima squadra viene affidata momentaneamente al tecnico della Primavera Emiliano Bigica". Il problema è che, stando alle ultime indiscrezioni, dagli allenatori sondati per traghettare il Sassuolo fino a fine stagione sarebbero per ora arrivati soltanto dei no. A cominciare da Rino Gattuso, fresco di esonero dal Marsiglia, che non sarebbe stato convinto del valore della rosa. Ma anche Fabio Grosso avrebbe rifiutato la panchina. L'ex tecnico del Lione avrebbe preferito cominciare in estate e comunque aveva chiesto un contratto di due anni e mezzo. Da parte sua il club neroverde ne ha messo sul piatto uno da un anno e mezzo non legato alla categoria, valido cioè anche in caso di retrocessione in Serie B.
Intanto dal canto suo Bigica guarda già avanti e pensa alla partita di domenica contro il Verona in un vero e proprio spareggio salvezza, in attesa di avere notizie dalla dirigenza sul suo destino. L'unica nota lieta a cui aggrapparsi è il ritorno di Berardi, reduce da un intervento al ginocchio sinistro, che contro il Napoli era in panchina e che al Bentegodi è pronto per una maglia da titolare. "Mi garantiva uno spezzone di gara nel caso ci fosse stato bisogno. A Verona ci sarà".