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IL DAY-AFTER

Scontri nel derby, la scientifica a caccia dei responsabili: un arresto. La Lazio: "Solidarietà agli agenti feriti"

Malagò: "Un bollettino di guerra, invece che andare avanti torniamo indietro"

14 Apr 2025 - 19:41

Il giorno dopo i violenti scontri tra polizia e tifosi laziali che hanno fatto da vergognoso prologo al derby di Roma le forze dell'ordine vanno a caccia dei responsabili: come riporta l'Ansa, sono al vaglio degli investigatori i video degli scontri, con l'obiettivo di dare un nome e un volto ai violenti. Si stanno analizzando in queste ore le immagini registrate dalla polizia scientifica che hanno immortalato gli istanti dei disordini.

Un arresto in flagranza differita c'è già stato: il soggetto è accusato di resistenza e violenza aggravata a pubblico ufficiale. Sono in corso valutazioni per concorso in lesioni gravi a pubblico ufficiale e danneggiamento di beni dello Stato. Sale intanto a 24 il bilancio dei feriti tra le forze dell'ordine.

LA LAZIO: "SOLIDARIETÀ AGLI AGENTI FERITI, CONDANNA ASSOLUTA DELLE AGGRESSIONI"

Nel frattempo la Lazio ha espresso la propria solidarietà agli agenti coinvolgi: "La S.S. Lazio esprime la propria vicinanza e solidarietà agli agenti delle Forze dell'Ordine rimasti contusi negli scontri avvenuti fuori dallo Stadio Olimpico in occasione del derby - si legge in una nota del club -. La Società condanna con assoluta fermezza le violenze e le aggressioni che hanno avuto luogo e si dissocia in modo netto e inequivocabile da ogni forma di violenza. Simili comportamenti sono inaccettabili e non rappresentano in alcun modo i valori della S.S. Lazio, né quelli del vero tifo e dello sport in generale. La Società auspica che episodi del genere non abbiano mai più a ripetersi".

MALAGÒ: "BOLLETTINO DI GUERRA, INVECE CHE ANDARE AVANTI TORNIAMO INDIETRO"

Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, a margine della Giunta odierna: "Assurdo, invece che andare avanti torniamo indietro. Ho letto i dati, sembrava un bollettino di guerra: 1500 poliziotti impegnati, un quadrante della città paralizzato, 13 agenti feriti. Io penso che il calcio sia totalmente vittima di queste storie. Dopo tutto quello che si cerca di fare per raccontare i valori dello sport, la cultura e gli esempi che danno altre discipline fa veramente riflettere che a distanza di anni bisogna ancora leggere di 13 feriti in occasione di un derby. Assoluta vicinanza alle forze dell'ordine per un quadrante della città ostaggio".

IL SINDACATO DI POLIZIA: "GARE A RISCHIO IN CAMPO NEUTRO E A PORTE CHIUSE"

Durissimo anche il commento della Federazione sindacale di Polizia, per voce del segretario generale Valter Mazzetti: "Quella di ieri è stata l'ennesima giornata di devastazione a causa di una di quelle partite di calcio che, come ampiamente noto, sono a rischio elevato di incidenti e scontri. Ancora una vota una lunga inaccettabile lista di feriti fra le forze dell'ordine, per servizi che hanno il più delle volte un finale già scritto, ma ancora non trovano una risposta ferma e definitiva per arginare violenze inaccettabili. Nel solo 2024 la polizia ha monitorato 2654 incontri di calcio con servizi di ordine pubblico che hanno richiesto l'impiego di 115.744 unità territoriali della Polizia di Stato e 112.429 unità di rinforzo dei Reparti mobili, con 134 poliziotti rimasti feriti. Sono numeri che non lasciano spazio a tentennamenti ulteriori, perché non è più possibile essere ostaggio di un sistema che va contro la sicurezza, ma obbliga a garantire prima di ogni altra cosa la tutela degli operatori in divisa, delle persone inermi, delle città puntualmente messe a ferro e fuoco. Condividiamo totalmente le parole del ministro Piantedosi, che ieri ha manifestato l'intenzione di portare avanti, oltre al decreto-legge sicurezza appena varato, ulteriori misure per garantire l'incolumità degli uomini e delle donne in divisa. E chiediamo inoltre che si proceda senza se e senza ma a neutralizzare le situazioni di rischio accertato da precedenti e statistiche, che vengono stilate minuziosamente prima degli incontri di calcio, per disporre che i match pericolosi vengano disputati a porte chiuse e in campo neutro. È ora di passare a decisioni coraggiose e responsabili perché è in discussione l'incolumità degli agenti e della sicurezza dei cittadini".

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