Il presidente Aic: "In questa situazione di eccezionalità bisogna fare un pezzo di strada assieme"
"Ci stiamo ragionando, è una situazione che in questa ultima settimana stiamo valutando con la Lega. Non siamo d'accordo con un anticipo di mezz'ora delle partite del pomeriggio. Abbiamo ipotizzato tre slot, alle 17, alle 19 e alle 21, sperando in un accordo con le televisioni. In questa situazione di eccezionalità bisogna fare un pezzo di strada assieme". Così Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori, ai microfoni di 'Radio Anch'io sport', riguardo l'anticipo dell'orario delle partite di Serie A.
"Non ci sarà una nuova levata di scudi, stiamo soltanto ragionando insieme, i calciatori in questa situazione stanno dimostrando responsabilità. Spero che anche le tv ci diano una mano. Gli orari della sera è fuori di dubbio diano fastidio a tutti. Arriveremo ad un accordo? Spero proprio di sì", ha aggiunto.
Calcagno ha ricordato poi che "per esigenze televisive devono passare almeno due ore e un quarto tra una partita e l'altra. Il pomeriggio avevamo chiesto che non si giocasse affatto, la soluzione trovata con la Lega è stata di limitare moltissimo le partite pomeridiane. Oggi il problema riguarda pochi incontri e bisognerà venirsi incontro".
Calcagno ha commentato poi le elezioni dell'Aic per rinnovare la carica di presidente, posto cui aspira anche Marco Tardelli: "Io sono sereno perché ho dalla mia sia la forza del lavoro fatto fin dal '98, come calciatore nel consiglio direttivo, sia quello svolto poi. Siamo un gruppo di ex calciatori che da tanti anni si occupa degli altri. Abbiamo la forza di chi ha sempre fatto questo mestiere e mi auguro che questo ci venga riconosciuto".