Gioie e dolori. Dal Bentegodi arrivano notizie confortanti da una parte e sconfortanti dall'altra. Grazie al ritorno al successo, il Sassuolo scavalca Samp, Roma e Fiorentina, piazandosi nella parte nobile della classifica subito dietro al Milan in zona Europa League. Con la settima sconfitta di fila (la terza targata Ventura), il Chievo invece continua ad arrancare all'ultimo posto, mostrando già pericolosi segnali di resa e pochi margini di miglioramento per sperare nell'impresa salvezza (nessun tiro nello specchio in tutto il match).
In emergenza e disperatamente a caccia di punti, al Bentegodi Ventura infoltisce la difesa per invertire la rotta, piazzando Birsa in appoggio a Stepinski. Nel 4-3-3 di De Zerbi, la prima punta invece è Boateng, con Berardi e Di Francesco sugli esterni. Alla prima da titolare, Kiyine ha tempi e piedi per spingere e il Chievo parte bene affondando sulla sinistra e cercando di sorprendere i neroverdi con i cambi di gioco. Consigli esce bene su Stepinski, poi il Sassuolo si affida a Berardi per tenere alto il ritmo. Con entrambe le squadre impegnate a difendere bene e a impostare la manovra da dietro, la gara si accende soprattutto in mediana, con tanti contrasti, errori e palle contese. Birsa prova ad accelerare i tempi delle giocate, ma i neroverdi non si scompongono e ripartono cercando di sfruttare le sponde di Boateng e gli inserimenti di Di Francesco e Berardi. Da una parte Sorrentino ferma un cross pericoloso di Rogerio, dall'altra Stepinski e Birsa provano a scardinare la retroguardia di De Zerbi dando verticalità alla manovra. Ma è poca roba. Col match bloccato, fino al 42' non si registrano tiri in porta. Poi il Sassuolo sblocca la gara con una fiammata di Di Francesco, che nell'area del Chievo trova lo spazio e il tempo per per prendere la mira e freddare Sorrentino.