Sette gare in campo, tutti gli occhi sono puntati su Inter-Roma e Napoli-Torino. Fiorentina e Milan cercano lo scatto per l'Europa
La 34a giornata della Serie A ha un sapore retrò, con ben sette match previsti per la domenica di gare, dopo i rinvii per i funerali di Papa Francesco. Si parte alle 12.30 con Como-Genoa e Venezia-Milan, mentre alle 15 ecco le prime sfide per l'Europa e per lo scudetto: Fiorentina e Inter vanno a caccia di punti pesanti, contro Empoli e Roma. Alle 18 la Juventus, in serata la risposta del Napoli: Conte sfida il Toro. Ale 20.45 in campo anche Atalanta e Lecce, al netto delle speranze salentine di un rinvio dopo la morte del fisioterapista.
INTER-ROMA E NAPOLI-TORINO, RIPRENDE IL DUELLO A DISTANZA PER LO SCUDETTO
L'Inter ha visto comparire un piccolo sorriso sul suo volto, dopo la finale di Copa del Rey: i blaugrana avranno solo mezza giornata di riposo in più e saranno reduci dai durissimi supplementari contro il Real Madrid. Inzaghi e i suoi, appaiati in vetta al Napoli con 71 punti, vivono comunque una situazione inedita. Vuoi perché sono reduci da due ko consecutivi e dal durissimo 3-0 nel derby, vuoi perché nessun club italiano si era approcciato a una semifinale di Champions League giocando di domenica nel turno precedente. I funerali di Papa Francesco e le polemiche per la deroga proposta ai nerazzurri hanno generato questo scenario, che spinge Simone Inzaghi a un moderato (e in parte obbligato) turnover. Thuram è out, Mkhitaryan e Bastoni sono squalificati, Dumfries e Zielinski rientrano solo per la panchina. Sono assenze pesanti, per un'Inter che cambia qualche pedina. Ritrovano la titolarità Pavard e Acerbi, con Carlos Augusto a completare il terzetto difensivo, mentre sulle fasce ecco Darmian e Dimarco. In mezzo c'è Frattesi con Calhanoglu e Barella, davanti Lautaro e Arnautovic. La Roma, priva di Dybala, risponde infoltendo il centrocampo: Manu Koné a uomo sulle mezzali nerazzurre, con Cristante e Paredes a completare il tutto. Ranieri è pronto a giocarsela con un 3-5-2 speculare e la coppia Dovbyk-Soulé, escludendo Lorenzo Pellegrini dall'undici titolare: una bella bocciatura per l'ex leader della mediana giallorossa, che potrebbe partire a giugno. Confermati Saelemaekers e Angelino sulle fasce, in una Roma che non vuole perdere terreno: i giallorossi, imbattuti da 17 gare in Serie A, continuano a sognare la Champions con quel -3 dal quarto posto.
Ranieri vuole ottenere punti pesanti, mentre Inzaghi vuole provare a mettere pressione al Napoli. Antonio Conte e i suoi saranno infatti chiamati a rispondere nell'ultimo match di giornata, contro il Torino dell'amico Vanoli già salvo e al momento decimo in classifica. I partenopei hanno agganciato l'Inter nello scorso turno, ma la vittoria sul Monza è stata tutt'altro che convincente: tanta sofferenza e un solo gol. Come in quel match, fioccheranno le assenze: out Juan Jesus, Neres e Buongiorno. Non dovrebbe essere confermato Rafa Marin in difesa, dove si va verso l'accentramento di Olivera al fianco di Rrahmani. Dovrebbe essere confermato il 4-3-3, schierando però Politano e Raspadori ai lati di Lukaku, ma non si esclude un passaggio all'amato 3-5-2 in corso d'opera con l'ex Sassuolo e Big Rom davanti. Spazio a Spinazzola sulla sinistra, mentre dovrebbe ricomporsi il terzetto di centrocampo: Anguissa è in pole su Gilmour, al suo fianco Lobotka e McTominay. Il Torino ritrova Vlasic tra i convocati, ma non dovrebbe rilanciarlo tra i titolari per evitare ricadute. Spazio dunque ancora al 4-3-1-2 con Linetty e Casadei mezzali, Ricci regista ed Elmas sulla trequarti: davanti Adams e Sanabria. Senza Lazaro non ci sono molte soluzioni sulle fasce, dunque Walukiewicz e Biraghi saranno i terzini. Torna Saul Coco, che affiancherà Maripan. I granata hanno poco da chiedere al finale di stagione, ma daranno tutto in una dura trasferta. Conte sogna di prendersi la vetta in solitaria o, quantomeno, di proseguire a braccetto con l'Inter.
ATALANTA E JUVENTUS, SI VA A CACCIA DEI PUNTI-CHAMPIONS. E IL LECCE…
La domenica di gare prevede anche Juventus-Monza (18) e Atalanta-Lecce (20.45), match che avranno un peso specifico importante nella corsa alla Champions League. I bianconeri sfidano una squadra ormai prossima alla retrocessione e alla ripartenza dalla Serie B. Tudor non vuole sottovalutare nessuno, ma è chiaro che si aspetti tre punti per mettere pressione al Bologna, che guida a +1 nella corsa al quarto posto e giocherà domani (18.30) contro un'Udinese reduce da cinque ko consecutivi. Senza Koopmeiners, Gatti e Vlahovic, i bianconeri rilanciano Kolo Muani da centravanti. Dopo l'avvio-lampo e quel gol all'Inter, l'ex Psg si è completamente fermato: bottino a secco e titolarità persa. Col Parma ha ampiamente deluso, ma questa volta l'attacco sarà suo: alle sue spalle Nico Gonzalez e Yildiz. Sulle corsie sempre McKennie e Cambiaso, con Locatelli-Thuram centrali e la difesa di Tudor: Kalulu e Kelly braccetti, Veiga centrale. Solito undici o quasi per il Monza, con Caprari e Dany Mota come terminali offensivi e Birindelli-Kyriakopoulos esterni: la novità di Nesta, che gioca per l'onore, è Urbanski con Bianco e Akpa-Akpro.
Cerca invece la conferma del suo terzo posto l'Atalanta, che ora è a 64 punti e a +5 sulla Juventus quinta. La Dea non ha vissuto un avvicinamento semplice, visti i dubbi su Mateo Retegui: oggi si capirà se potrà giocare o meno, scalpita De Ketelaere in caso di forfait. Pronto il rilancio per Kossounou in difesa e Bellanova sulla corsia, in una sfida emotivamente non semplice. Il Lecce, straziato dalla scomparsa del fisioterapista 38enne Graziano Fiorita, non ha accettato completamente la scelta di rinviare a domenica. Solo due giorni di lutto e una mini-protesta silente per i salentini, che hanno deciso di partire solo in giornata per la trasferta a meno di rinvii dell'ultimo minuto. Senza Krstovic (squalificato), Giampaolo rilancia Rebic nel 4-3-3: al suo fianco Pierotti e Tete Morente. In mezzo c'è ancora Ramadani, con Helgason e Coulibaly, rilancio per Guilbert a destra. I salentini, che non vincono da dieci gare, si giocano tantissimo: hanno un calendario duro e il duo Empoli-Venezia insegue a un solo punto.
MILAN E FIORENTINA, CACCIA AI PUNTI PER L'EUROPA. MA EMPOLI E VENEZIA...
La Fiorentina ha la Conference come potenziale ancora di salvataggio, il Milan la Coppa Italia. Entrambe le squadre, però, se la Serie A finisse oggi sarebbero fuori dalle coppe: viola ottavi con 56 punti dietro a Juventus-Lazio (59) e alla Roma (57), rossoneri noni a quota 51. Si inizia alle 12.30 con Venezia-Milan, in una domenica dall'altissima tensione per entrambe. I rossoneri, reduci dal roboante successo sull'Inter (3-0) e dalla conquista dalla finale contro il Bologna, non possono concedersi passi falsi. Coneiçao teme cali di concentrazione, come dopo la Supercoppa, dunque schiererà tutti i big: Tomori, Gabbia e Pavlovic dietro con Theo e Jimenez esterni, Reijnders-Fofana in mezzo. Davanti Pulisic con Leao e Jovic, il giustiziere dei nerazzurri. Risponde col 3-5-1-1 il Venezia, che ritrova Stankovic tra i convocati e potrebbe dover rinunciare ad Ellertsson. Spazio a Fila in attacco, da capire se con Oristanio o Busio alle sue spalle. Sulla sinistra può giocare Haps, Zerbin sull'altra corsia e una mediana folta. Difesa affidata a Idzes, che stuzzica le big.
I rossoneri vivranno cinque giornate dalle emozioni contrastanti, consapevoli di un fattore: vincendo col Bologna, andrebbero dritti in Europa League comunque finisse la stagione, mandando la sesta in Conference e "condannando" la settima a non giocare nessuna coppa. Ecco perché la Fiorentina, attesa giovedì dalle semifinali di Conference contro il Betis, è sotto pressione. I viola devono vincere e sperare in qualche passo falso altrui per accorciare ulteriormente la classifica, che li vede a -4 dalla Champions. Palladino e i suoi giocheranno alle 15 e saranno privi di Kean, ancora ai box per un lutto familiare. Spazio dunque a Gudmundsson e Beltran davanti, con Folorunsho a fare le veci di Dodò (infortunato) sulla destra del 3-5-2: brutta perdita quella dell'ex Shakhtar, con tanta spinta in meno. Sull'altra corsia c'è Gosens, in mezzo sempre Cataldi con Mandragora-Fagioli mezzali. Nel derby contro l'Empoli, i toscani si giocano tantissimo come il Venezia: con una vittoria, potrebbero sognare di scavalcare il Lecce (26) e abbandonare la zona-retrocessione, che attualmente li vede penultimi con 25 punti. D'Aversa ha fatto turnover in Coppa Italia ed è pronto a rilanciare i titolari. Spazio a Fazzini-Esposito dietro Colombo, con Henderson-Grassi in mediana e Gyasi-Pezzella esterni. Marianucci sarà l'unico superstite della semifinale, in un undici profondamente rinnovato e voglioso di centrare degli importanti punti-salvezza. Apre il quadro delle sette gare odierne, in una domenica d'altri tempi, Como-Genoa alle 12.30: match complesso per Fabregas, che ha perso Diao (stagione finita) e non avrà Perrone per squalifica. Entrambe le squadre, però, sono ampiamente salve.