Il presidente del Torino, Urbano Cairo, più dubbioso: "Non mi sembra che la Juve abbia fatto passi indietro"
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Il tema della Super League è stato al centro dell'incontro informale tra i rappresentanti dei 20 club di Serie A, tenutosi in mattinata a Milano. Alla riunione era presente anche il presidente della Juventus, Andrea Agnelli (andato via senza parlare), quello del Milan, Paolo Scaroni e gli ad dell'Inter, Alessandro Antonello e Beppe Marotta. Quest'ultimo, al termine del meeting, ha spiegato come si stia andando verso una riconciliazione: "Il discorso Super League è stato archiviato. Tutti i partecipanti hanno espresso la volontà di mettersi a disposizione per trovare un modello di sostenibilità".
"Abbiamo affrontato tematiche varie in un clima di grande cordialità - ha spiegato Marotta -. Abbiamo fatto un'analisi del calcio italiano in relazione a quello europeo, la conclusione è estremamente positiva e conciliativa in merito agli aspetti che avevano generato questo impasse".
CAIRO FRENA: "NON MI SEMBRA CHE LA JUVE ABBIA FATTO PASSI INDIETRO"
Decisamente meno ottimistica l'opinione di Urbano Cairo: "Non mi sembra che la Juventus abbia fatto passi indietro - ha detto il presidente del Torino -. A livello anche pubblico non ho visto passi indietro. Per fare passi indietro le sedi sono altre e lo fai in maniera pubblica, non mi sembra l'abbia fatto. Nove squadre hanno invece fatto un passo indietro molto deciso, io non credo possano fare la Super League in tre. Serie A? Io credo che il campionato vada avanti con tutte le squadre che hanno titolo per partecipare. Tutto questo deve essere fatto rispettando i valori del campionato e non progettando nulla che sia contro questo campionato. Comunque è tutto relativo alle decisioni che prenderanno Uefa e Figc riguardo chi eventualmente aderisce a questo tipo di progetto. Se c'è stato un chiarimento con Agnelli? Non parliamo di cose personali, parliamo di cose generali. Questa riunione è stato un modo per riaprire il dialogo, anche per parlare di riforme e futuro. Il tema vero è quello che faranno Figc e Uefa. Io non credo sia giusto rivelare le cose che si sono dette, anche se non si sono dette cose pazzesche. Per quelle tre squadre ci saranno Figc e Uefa che avranno regole precise che dovranno essere rispettate per partecipare ai campionati e alle coppe".
SCARONI: "LE MIE DIMISSIONI? PARE NON SIANO STATE ACCETTATE"
"Se le mie dimissioni da consigliere di Lega sono state accettate? Pare di no. Tutto bene comunque". Lo ha detto il presidente del Milan, Paolo Scaroni, all'uscita dalla riunione informale dei club di Serie A sul tema Super League. Il numero uno rossonero aveva presentato le sue dimissioni nei giorni scorsi.
DE LAURENTIIS: "ARIA BUONISSIMA, ARCOBALENO"
"Aria buonissima. Arcobaleno". Con questa battuta il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha confermato il clima disteso tra i club che hanno preso parte alla riunione.
FERRERO: "SUPER LEAGUE BOUTADE DI AGNELLI"
Al termine della riunione è intervenuto anche il presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero: "Il clima è ottimo, abbiamo fatto quello che dovevamo fare - le sue parole -. Dovevamo soltanto trovare l’armonia e lavorare per un calcio migliore. La volontà c’è, perché Andrea Agnelli è la Juventus, che è una squadra importante italiana. Ha fatto una boutade e ha capito che è più importante il calcio casalingo. Se si è giustificato? Non deve giustificare niente, non è che siamo a scuola e servono le giustificazioni".
FENUCCI: "RIPARTIRE DA QUI, LE RIFORME VANNO CONDIVISE"
Anche l'ad del Bologna, Claudio Fenucci, ha detto la sua sull'esito della riunione: "Da qui bisogna ricominciare a dialogare, perché il nostro sistema ha bisogno di riforme, che vanno fatte insieme e condivise da tutti. Io sono in Lega da 26 anni e la conflittualità è sempre esistita, perché vi fanno parte realtà con dimensioni ed esigenze diverse. Credo però che oggi ci siano alla base dei problemi economici che hanno tutti e che richiedono delle risposte strutturali, pur restando da parte nostra l'opposizione a riforme che non siano basate sul merito".