© Getty Images
© Getty Images
I voti dei protagonisti del match dell'Olimpico: Tudor ringrazia Mandas e Marusic, Allegri sbaglia le scelte dal 1'
© Getty Images
© Getty Images
LAZIO (3-4-2-1)
Mandas 6,5 - Salva i biancocelesti più volte con interventi provvidenziali, Tudor può ringraziarlo.
Gila 6,5 - Attento e preciso, lo spagnolo ha vita facile prima con l'assenza di De Sciglio, poi non ha problemi con Iling Junior.
Romagnoli 6,5 - Non ha problemi a coprire gli attaccanti bianconeri, mette sempre il piede respingendo ogni occasione capitata a Kean e compagni.
Casale 6,5 - Ordinato in difesa, sicuro nel coprire gli attaccanti bianconeri, ma anche protagonista di diverse cavalcate verso la porta di Szczesny. Una prestazione che dà fiducia a Tudor che sa di poter contare sull'ex Verona per un reparto arretrato sicuro.
Felipe Anderson 6 - È il primo sacrificato della gestione Tudor, giocando praticamente in ogni zona del campo. Partito sulla trequarti per poi indietreggiare e tornare sulla sinistra per sostituire Zaccagni, mette la sua fantasia al servizio dei compagni che però non sfruttano, come nel caso del pallone geniale regalato a Castellanos al 21'.
Kamada 6 - Fa il suo nel centrocampo biancoceleste, ma al 22' è lezioso sulla sbavatura di Szczensy non riuscendo a sfruttare l'unico errore commesso dal portiere polacco. Dal 35' Guendouzi 6,5 - Entra e di fatto cambia il volto del match con corsa e sacrificio. Nel recupero legge in anticipo la giocata e pennella sulla testa di Marusic il pallone per il successo dei capitolini.
Cataldi 6 - Riesce ad arginare come può il centrocampi dei bianconeri, ma in fase offensiva manca un po' nell'appoggio al gioco dei suoi. Dal 35' Vecino sv.
Marusic 7 - Match winner per Tudor con l'incornata vincente nel recupero in anticipo su Sekulov. Ma rete a parte il montenegrino è super in difesa, guidando al meglio dalla destra in fase di non possesso e in quella offensiva.
Pedro 6 - Non sarà il Pedro dei bei tempi, ma per avere 36 anni corre e si sacrifica dando l'esempio in campo. Aggressivo su ogni pallone, costringe Szczesny all'errore poi non sfruttato da Kamada. Dal 13' st Isaksen 6 - Apporto più che positivo del danese che corre su ogni pallone. A volte tende a strafare, ma vuole farsi notare nel nuovo corso.
Zaccagni 6 - Esterno tutta fascia a sinistra, corre avanti e indietro per tutta la gara mettendo in difficoltà la difesa bianconera. Dai suoi piedi passano diverse occasioni, però non sfruttate, per regalare a Tudor un successo più tranquillo. Dal 38' st Luis Alberto sv
Castellanos 5,5 - Nella prima frazione è il più pericoloso tra i suoi, ma non riesce mai a trasformare in oro i palloni che arrivano dai compagni. Rugani e Bremer, alla lunga, riescono ad arginarlo. Dal 13' st Immobile 6 - Accetta la panchina e una volta in campo da tutto per la causa. Non segna, ma si sacrifica per il bene della squadra.
All. Tudor 6,5 - Pochi giorni di lavoro per il tecnico, ma già una Lazio a immagine e somiglianza del croato con un gioco aggressivo e pressante dal 1' all'ultimo minuto. Un match complicato all'esordio gestito alla perfezione con sostituzioni al momento giusto e con uomini capaci di cambiare il volto dalla gara. E anche un pizzico di fortuna che non guasta mai.
JUVENTUS (4-3-3)
Szczesny 6 - Rischia la frittata al 22' del primo tempo per eccesso di confidenza su disimpegno, poi è attento e sicuro su ogni pallone in area abbassando la saracinesca. Non può nulla su Marusic.
De Sciglio 5 - Una prestazione da rivedere per il terzino bianconero, che nella prima frazione è stato telecomandato da Allegri non riuscendo però a dare quanto il tecnico voleva. Assente in fase offensiva, in quella difensiva è stato protagonista di errori da matita blu. Dal 1' st Iling Junior 6 - Tutta un'altra storia col britannico in campo, con la fascia sinistra che è più partecipe al gioco in fase offensiva. Dai suoi piedi piovono diversi traversoni al centro, ma nessuno riesce a sfruttarli a dovere.
Rugani 5,5 - Con Castellanos è sicuro negli interventi, poi lascia troppo spazio al centro e non si coordina al meglio con i compagni in occasione del gol che vale la sconfitta.
Bremer 6 - Come Rugani, il brasiliano inizialmente entra in confusione con il gioco aggressivo dei biancocelesti. Poi prende le misure e riesce anche a contenere Immobile. Dalla sua, per un voto positivo tra tante insufficiente, l'animo combattente di chi ha provato più volte di testa a regalare il gol ai suoi.
Danilo 5,5 - Ordinato in difesa, ma non riesce a dare gli spunti necessari per spingere i compagni in fase offensiva.
Rabiot 5,5 - Non il solito cavallo pazzo Rabiot, soffre l'aggressività del centrocampo biancoceleste e non riesce a essere pungente.
Locatelli 5,5 - Impreciso nelle giocate, disattento nella costruzione del gioco. Una prestazione da rivedere.
Miretti 5 - Un fantasma a centrocampo, mai presente nel gioco bianconero passeggiando in mezzo al campo senza meta. Si fa notare solo per un fallo tattico in ripartenza, poi nulla più. Dal 1' st McKennie 5,5 - Non cambia nulla con l'americano in campo, il centrocampo stenta a decollare.
Chiesa 6 - Attivissimo nel primo tempo sulla sinistra, è una spina nel fianco della difesa della Lazio andando anche vicino al gol. Poi nella ripresa scompare, effetto collaterale del passaggio al 3-5-2. Dal 23' st Yildiz 5,5 - Entra e fa subito sgolare Allegri, non riesce a mettere in campo quanto richiesto dal tecnico.
Kean 5,5 - Il digiuno della punta bianconera in campionato prosegue anche all'Olimpico. Non riesce a essere pungente e fa rimpiangere l'assenza di Vlahovic al centro dell'attacco della Vecchia Signora. Dal 35' st Sekulov 5 - L'unico pallone arrivato dalle sue parti è quello più pericoloso, il più velenoso di tutti. E Marusic ne approfitta, sovrastandolo e trovandolo impreparato.
Cambiaso 5 - Assente ingiustificato, Allegri lo richiama più volte all'ordine, ma sulla destra è murato dalla difesa dei biancocelesti quelle rare volte che gli arriva palla. Dal 18' st Weah 5,5 - Riesce a inserirsi meglio nel gioco facendosi vedere un po' di più dell'italiano, ma non tanto da risultare incisivo.
All. Allegri 5 - Le scelte di formazione iniziali non sono le migliori per il tecnico bianconero che poi in corsa cambia modulo e volto alla sua Juventus che risponde con maggior aggressività in campo. Ma 7 punti in 9 nove partite devono essere un campanello d'allarme per il tecnico che paga ancora gli errori individuali.