Lazio-Milan con omaggio a Eriksson: le foto dall'Olimpico
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Al gol di Pavlovic hanno risposto i biancocelesti con Castellanos e Dia. Il portoghese, escluso all'inizio con Hernandez, firma il pari
di Max CristinaLazio-Milan si fermano sul 2-2 nella terza giornata di Serie A. All'Olimpico, Baroni e Fonseca pur cambiando le carte in tavola non hanno trovato le risposte desiderate, ma soprattutto i tre punti in una sfida ricca di occasioni da gol. Milan avanti all'8 con il primo gol italiano di Pavlovic ma ribaltato nella ripresa nel giro di quattro minuti dalle reti di Castellanos e Dia. A quel punto Fonseca ha mandato in campo Hernandez e Leao trovando il pareggio con il portoghese nel giro di trenta secondi.
LA PARTITA
Un punto ciascuno solitamente non fa male a nessuno, ma non è questo il caso. La Lazio, fischiatissima e in svantaggio all'intervallo ma quasi osannata per la reazione nella ripresa, e il Milan, che come unica certezza al momento ha i due gol subiti a partita, escono dall'1-1 dell'Olimpico con tanta, troppa confusione pur essendo ancora nel mese di agosto. Baroni e Fonseca hanno iniziato un lavoro nuovo in estate, va sempre ricordato, ma le prime tre giornate di campionato e i continui cambi di formazione dimostrano una confusione che bene non può fare al gruppo, meno ancora considerando che buona parte dei giocatori ora si sparpaglierà per il mondo con le proprie nazionali. Fonseca scegliendo di lasciare in panchina Hernandez e Leao si è esposto a critiche, mostrando forse coraggio e sorprendendo la Lazio nel primo tempo, senza però trasformare la buona prima frazione in certezze e crollando, nuovamente, sia dal punto di vista tattico che da quello fisico nella ripresa. Baroni invece ha trovato qualche consapevolezza in più, ma alla luce della ripresa giocata dai suoi uomini con un piccolo accorgimento tattico, si può parlare di un primo tempo gettato all'ortiche. Insomma, alla prima sosta per le nazionale i problemi e gli allarmi sono ben più evidenti del progetto e delle qualità.
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Partiamo dal Milan che, classifica alla mano, è quella messa peggio. Alzi la mano chi ha capito al volo come ha giocato la squadra rossonera all'Olimpico a partire dall'assenza dell'asse di sinistra, storicamente il punto forte (e a tratti quello debole se non supportati dalla condizione fisica) della squadra. Okafor centravanti, anzi Pulisic, anzi tutti e due con Terracciano libero di inserire e aprire spazi per gli esterni, senza però avere una presenza importante in area. Non è un caso che il gol sia arrivato da calcio d'angolo e poco altro, con un primo tempo comunque controllato dopo l'inizio traballante con un palleggio tecnico agevolata da una Lazio in bambola. Complicità evidenziata dai cambi di Baroni e dall'atteggiamento decisamente più aggressivo nella ripresa dei biancocelesti che hanno impiegato molto poco per spostare la contesa nella metà campo rossonera, provando e riprovando ad aprire la cassaforte fino a sfondarla nel giro di quattro minuti e approfittando anche di errori banali in uscita dei centrocampisti di Fonseca. La rimonta subita ha portato all'all-in successivo fino al 2-2 e quasi al colpaccio al 95' con Abraham, ma se a Houston ci sono problemi a Milanello...
E la Lazio? I ragazzi di Baroni sono passati dall'essere fischiatissimi al rientro per l'intervallo a trascinare il pubblico nella rimonta con un secondo tempo incredibile per aggressività, attitudine, idee. E allora qual è la versione corretta? Nel secondo tempo spostando la posizione di Guendouzi e dando vivacità alla fascia con Isaksen coperto da Marusic, Baroni ha rivoltato la gara. Al resto hanno pensato i giocatori offensivi con Tavares abile e preciso negli assist per i gol fotocopia di Castellanos e Dia, frutto di una pressione costante e importante sull'avversario, impaurito da se stesso e dai propri fantasmi ancora prima che dal pressing. Non è arrivata la vittoria, ma a differenza del collega Baroni può almeno tornare a casa con qualche risposta in più, che non sarà abbastanza ma è già qualcosa.
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LE PAGELLE
Nuno Tavares 7 - Nel primo tempo studia cose interessanti e prende le misure, nella ripresa si accende e diventa pressoché imprendibile per Emerson. Due assist al bacio per le punte e tanti saluti all'avversario diretto.
Isaksen 6,5 - Il suo ingresso nella ripresa cambia il volto alla Lazio e non solo alla fascia destra. Trova spazi e intensità per mettere in difficoltà Terracciano portando la scossa ai compagni.
Castellanos 7 - Una vita sul filo del fuorigioco, spesso più là che di qua ma con resilienza importante. Prende sportellate da Pavlovic per un'ora, poi però appena il Milan si sfilaccia si fa trovare pronto e riaccende il match con il gol.
Pavlovic 6,5 - Un'ora abbondante da dominatore assoluto, in piena foga agonistica fomentata dalla rete che sblocca il match. Chiude tutto e su tutti, anche sui falli laterali però poi viene trascinato via dalla marea laziale quando le maglie rossonere si aprono davanti a lui senza riuscire a contrastare Castellanos e Dia sui gol.
Emerson 5 - Che il brasiliano non sia famoso per le abilità difensive non è una novità, ma con movimenti sbagliati e poca collaborazione coi compagni dalla sua parte si aprono le praterie per Tavares.
Fofana 5,5 - L'equilibratore della formazione milanista disputa un buon primo tempo a ripulire palloni nel palleggio con qualche buona lettura. Dopo l'intervallo però va in confusione e regala due palloni in uscita alla Lazio che hanno solo anticipato le reti avversarie.
Leao 7 - Lasciato in panchina dopo una settimana abbondante di critiche, entra e in trenta secondi partecipa e realizza un gol in collaborazione con Hernandez e Abraham. Una risposta immediata ma che non cancella un momento difficile e un po' di tensione come messo in mostra durante il cooling break "disertato".
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IL TABELLINO
LAZIO-MILAN 2-2
Lazio (4-2-3-1): Provedel 6; Lazzari 5 (1' st Marusic 6), Patric 6, Romagnoli 5,5, Tavares 7 (45' st Hysaj sv); Guendouzi 7, Rovella 7,5; Tchaouna 5 (1' st Isaksen 6,5), Dia 7 (36' st Dele-Bashiru sv), Zaccagni 6,5; Castellanos 7 (42' st Noslin sv). A disp.: Mandas, Furlanetto, Hysaj, Vecino, Castrovilli, Pedro. All.: Baroni 6.
Milan (4-2-3-1): Maignan 5,5; Emerson Royal 5 (25' st Hernandez 6,5), Tomori 6, Pavlovic 6, Terracciano 5,5; Fofana 5,5, Reijnders 5,5 (25' st Musah 6); Chukwueze 5 (25' st Leao 7), Loftus-Cheek 5,5, Pulisic 6; Okafor 5,5 (25' Abraham 6). A disp.: Raveyre, Torriani, Calabria, Bartesaghi, Gabbia, Zeroli, Camarda, Cuenca. All.: Fonseca 5,5.
Arbitro: Massa
Marcatori: 8' Pavlovic (M), 17' st Castellanos (L), 21' st Dia (L), 27' st Leao (M)
Ammoniti: Rovella, Zaccagni (L); Fofana (M)
Espulsi: nessuno
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LE STATISTICHE DI OPTA
• Nelle ultime due stagioni, Rafael Leao è l'unico giocatore ad avere segnato almeno 10 gol e servito almeno 10 assist in Serie A (10G,10A per il milanista).
• Il Milan (2N, 1P) ha pareggiato due delle prime tre gare stagionali di un singolo campionato di Serie A per la prima volta dal 2011/12 (2N,1P anche in quel caso).
• Boulaye Dia ha segnato 50 gol nei cinque grandi campionati europei (21 di questi sono arrivati in Serie A con le maglie di Lazio e Salernitana).
• Valentín Castellanos ha segnato due reti nelle prime tre giornate di questa Serie A; la metà esatta di quelli realizzati nelle 35 partite giocate nello scorso massimo campionato italiano.
• Il Milan non ha vinto alcuna delle ultime cinque trasferte di campionato (3N, 2P): i rossoneri non infilavano una striscia esterna così lunga senza successi in Serie A dal periodo tra marzo e maggio 2017.
• La Lazio ha pareggiato quattro delle ultime sette gare di Serie A (2V, 1P) dopo che non aveva ottenuto nemmeno un pari in tutte le precedenti 13 partite del torneo (7V, 6P).
• Il Milan ha subito almeno due reti in ognuna delle prime tre gare disputate in un singolo campionato di Serie A per la prima volta dal 1983/84, con Ilario Castagner in panchina.
• Dal 2004/05, Nuno Tavares è soltanto il terzo giocatore a fornire almeno due assist all'Olimpico contro il Milan in un singolo match dopo Stefano Mauri (settembre 2011, Lazio) e David Pizarro (maggio 2009, Roma).
• Nuno Tavares è il primo difensore della Lazio a servire due assist in una singola gara di Serie A da Adam Marusic contro la Fiorentina il 18 aprile 2018.
• Strahinja Pavlovic è il secondo difensore serbo ad andare a segno in Serie A con la maglia del Milan; il precedente, Jan-Carlo Simić contro il Monza il 17 dicembre 2023.
• Strahinja Pavlovic ha realizzato di testa tutti e cinque le reti messe a segno con le maglie di Milan (v Lazio in Serie A) e Salisburgo (quattro tra il 2022 e 2024 nella Bundesliga austriaca).
• Christian Pulisic ha servito due assist nelle ultime quattro gare di Serie A, tanti quanti quelli forniti nelle precedenti 18 partite disputate nella competizione; quello odierno è il suo primo passaggio vincente da palla inattiva nel torneo dopo che gli otto del 2023/24 erano tutti arrivati su azione.
• La Lazio è la squadra contro cui il Milan ha pareggiato più partite nella sua storia in Serie A (60).
• Il Milan è la squadra contro cui la Lazio ha pareggiato più gare casalinghe in Serie A (37).
• La Lazio ha raggiunto il traguardo dei 3900 gol segnati in Serie A.
• Manuel Lazzari ha giocato contro il Milan la 150a partita con la maglia della Lazio in Serie A.