Tre step preliminari alla valutazione del Governo: la speranza è una ripartenza blindata a fine maggio
L'orizzonte del 4 maggio, data che i club sperano sia quella buona per riprendere gli allenamenti, si avvicina e il calcio si prepara a confrontarsi con tutte le parti sportive e sociali per farsi trovare pronto. In settimana tre step decisivi: prima la riunione tra Figc e comitato tecnico-scientifico per le linee guida da tenere durante le sedute, poi l'Uefa cercherà di varare un calendario per concludere le coppe, infine vertice Figc per relazionare leghe, giocatori e arbitri sull'incontro con il comitato tecnico-scientifico. L'ultima parola, ovviamente, l'avrà il governo.
Domani giornata importante perché si capirà di più sulle linee guida da tenere durante gli allenamenti anche se le indicazioni del comitato tecnico-scientifico non si discosteranno troppo da quelle già date dai medici sportivi. Quindi maxi-ritiri super blindati (e già qui sorge il primo problema: non solo calciatori e staff tecnico ma anche il personale di servizio come cuochi, magazzinieri, impresa di pulizie. Solo la Juve dispone di un albergo, le altre squadre dovrebbero affittarlo), tamponi a tappeto a spese dei club, visite mediche e formazione sulla prevenzione del contagio.
Sempre mercoledì in programma una riunione Uefa: sulla scia dell'accordo con l'Eca si cerca di trovare una soluzione per la conclusione delle competizioni europee, magari in gara secca nel mese di agosto.
Giovedì invece la Figc relazionerà leghe, calciatori e arbitri sull'incontro di domani con il comitato tecnico-scientifico ed abbozzare possibili date e modalità di ripresa del campionato.
Per quanto riguarda la parte italiana della vicenda, le conclusioni degli incontri di domani e dopodomani verranno infine portati sul tavolo del Governo: saranno Speranza, ministro della Salute, e Spadafora, ministro dello Sport, a decidere sulla eventuale ripresa dei campionati.