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La prestazione monstre del portiere non salva i salentini, che giocano una ripresa sottotono e vedono sfumare la vittoria, vedendosi inoltre annullare il 3-2 di Piccoli
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Finisce in parità il primo dei due posticipi del lunedì della Serie A. Il Lecce non ritrova quella vittoria che manca da due mesi e, pur passando due volte in vantaggio, si fa riacciuffare in altrettante occasioni e pareggia 2-2 con l'Hellas Verona. Un pari che non smuove la classifica degli scaligeri, ma può salvare la panchina di Baroni: il tecnico è promosso per il nuovo modulo e i cambi. A D'Aversa, invece, non basta un grande Falcone.
LA PARTITA
Prosegue la lunga striscia senza vittoria del Lecce, a secco dal 22 settembre, mentre l'Hellas Verona interrompe una serie di cinque ko consecutivi. Sono questi i grandi temi della sfida del Bentegodi, che si chiude col 2-2 in rimonta dei padroni di casa. Novità per entrambe le squadre al Bentegodi, coi salentini privi di Ramadani e Baroni che cambia modulo per provare a salvare la sua panchina: gli scaligeri passano così al 4-2-3-1, Suslov supporta Djuric. Spingono subito i gialloblù, con un elettrico Ngonge a far impazzire Dorgu sulla sua corsia. Il belga si costruisce le prime due chances del match, il Lecce risponde con Sansone e Oudin: quest'ultimo trova la pronta risposta di Montipò, mentre Banda sfiora la rete pochi istanti dopo. La rete è nell'aria e viene fermata dai giallorossi di D'Aversa, che passano alla mezz'ora col gran destro dai venti metri di Oudin: una conclusione potente e ad effetto che non lascia scampo a Montipò. Il gol rischia di far perdere le distanze all'Hellas, che rischia il raddoppio sull'azione di Banda e si risolleva al 41': questa volta è un errore individuale, di Dorgu, a propiziare la rete di Ngonge sull'assist di Djuric.
Si va al riposo sul pareggio e nella ripresa entra un Verona trasformato, che saggia i riflessi di Falcone: il portiere è attento su Ngonge e compie un autentico miracolo sul tiro da fuori di Duda, togliendo la sfera dall'incrocio dei pali. Nel suo momento peggiore, però, il Lecce torna davanti in modo fortunoso: il tiro di Gonzàlez viene deviato da Lazovic ed è 2-1 al 68'. Baroni reagisce inserendo Bonazzoli e passando al 4-2-4, e pareggia dopo soli nove minuti con Djuric, autore dello stacco vincente per il 2-2 al 77'. Gli scaligeri sfiorano anche la rete-vittoria, con una miracolosa doppia parata di Falcone su Ngonge e Duda, rischiando grosso all'89': Piccoli si vede annullare un'altra rete per offside (netto), dopo il controverso episodio col Milan. Nel recupero regna la confusione e non cambia il risultato: Verona e Lecce si fermano su un 2-2 che può salvare la panchina di Baroni, ampiamente a rischio nella sosta ed oggi decisivo coi cambi. D'Aversa riaggancia il Sassuolo a 15 punti e al 13° posto, l'Hellas è penultima a quota nove: la salvezza dista un solo punto.
LE PAGELLE
Djuric 7 - Rivitalizza un Hellas Verona traumatizzato dai gol subiti ed è decisivo: serve l'assist nel primo tempo e firma la rete con uno stacco dei suoi nella ripresa. Una prova da ricordare per il leader degli scaligeri.
Mboula 5 - Sono lontani i tempi in cui era un potenziale crack uscito dal Barça B. Non riesce mai a convincere nel suo ritorno tra i titolari, con molti palloni persi e dei movimenti che si rivelano inefficaci. Risulta un corpo estraneo, infatti dopo qualche minuto l'Hellas gioca solo dalla parte di Ngonge.
Falcone 7.5 - Salva il suo Lecce con una serie di parate sensazionali. Strepitosa quella su Duda al 61', che lo vede togliere letteralmente la palla dall'incrocio, così come il doppio intervento che evita il 3-2. La sua crescita è palpabile, meriterebbe un posto (da terzo) in Nazionale.
Krstovic 5 - Sembrano lontanissimi i tempi in cui segnava quattro gol e attirava su di sè gli occhi delle big. Non riesce mai a liberarsi dalla marcatura di Hien e Amione, girando a vuoto e faticando moltissimo a toccare il pallone. Ad oggi, c'è un abisso tra il suo impatto e quello di Piccoli.
IL TABELLINO
HELLAS VERONA (4-2-3-1) - Montipò 6; Tchatchoua 5.5, Hien 6, Amione 6.5 (45' st Coppola sv), Terracciano 6; Duda 6.5, Folorunsho 6; Ngonge 6.5, Suslov 6 (29' st Bonazzoli 6), Mboula 5 (16' st Lazovic 6); Djuric 7. All. Baroni. A disposizione: Berardi, Perilli, Doig, Henry, Cruz, Hongla, Saponara, Suat Serdar, Kallon, Cabal, Charlys.
LECCE (4-3-3) - Falcone 7.5; Gendrey 6, Pongracic 6, Baschirotto 5.5, Dorgu 5 (1' st Gallo 6); Gonzàlez 6.5, Blin 5.5, Oudin 6.5 (42' st Rafia sv); Banda 6 (45' st Venuti sv), Krstovic 5 (20' st Piccoli 6), Sansone 5.5 (20' st Strefezza 6). All. D'Aversa. A disposizione: Brancolini, Samooja, Berisha, Listkowski, Faticanti, Dermaku, Touba.
Arbitro: La Penna.
Marcatori: 30' Oudin (L), 41' Ngonge (V), 23' st Gonzalez (L), 32' st Djuric (V).
Ammoniti: Duda (V), Dorgu (L), Banda (L).
LE STATISTCHE
Il Lecce non ha mai vinto in nove trasferte contro il Verona in Serie A: quattro pareggi e cinque sconfitte, quella gialloblù è la squadra affrontata più volte dai salentini fuori casa nel massimo torneo senza mai vincere.
Il Verona è rimasto imbattuto negli ultimi otto match contro il Lecce in Serie A (5V, 3N): contro nessuna squadra gli scaligeri vantano una serie aperta più lunga di gare di fila senza sconfitte nel massimo campionato.
In tutte le sette partite in cui il Verona ha trovato il gol al Bentegodi contro il Lecce in Serie A, i veneti hanno sempre segnato almeno due reti a match: 15 marcature in totale (2.2 a gara).
Il Verona non vince da 11 match (3N, 8P) di campionato (l’ultimo successo dei veneti nel torneo risale alla seconda giornata, contro la Roma).
Dopo aver vinto in tre delle prime cinque gare in questo campionato, il Lecce non ha trovato il successo in nessuna delle successive otto sfide (5N, 3P).
Nel 2023, soltanto Antonio Candreva ha segnato più gol da fuori area (quattro) rispetto a Remi Oudin (tre) in Serie A.
Cyril Ngonge ha preso parte a quattro (tre reti, un assist) degli ultimi cinque gol del Verona in campionato: tanti quanti in tutte le precedenti 16 marcature realizzate dai gialloblù dal suo esordio nel massimo torneo (escluso spareggio).
Cyryl Ngonge è soltanto uno dei cinque giocatori nati dal 2000 in avanti ad avere segnato almeno sei gol in Serie A nel 2023 (escluso spareggio), con Vlahovic, Kvaratskhelia, Højlund e Soulé.
Soltanto Khvicha Kvaratskhelia è più giovane (2001) di Cyril Ngonge (2000) tra i giocatori che hanno preso parte ad almeno 10 gol (incluso spareggio) in Serie A nel 2023: 18 il georgiano, 10 l'attaccante del Verona.
Joan González non segnava dall’11 settembre 2022 (pareggio 1-1 contro il Monza); in generale l’ultima partecipazione a una rete nel massimo campionato risaliva allo scorso 4 febbraio (assist vs Cremonese).
Milan Djuric ha segnato sette dei suoi dieci gol in Serie A di testa, compresi tutti gli ultimi sei. Dall’inizio della stagione 2021/2022 solo Olivier Giroud (otto) e Victor Osimhen (15) hanno segnato più gol di testa dell’attaccante scaligero.
Milan Djuric ha fornito un gol e un assist in uno stesso match soltanto per la seconda volta in 101 partite di Serie A: la prima nel febbraio 2015, con il Cesena, contro la Juventus.