Numero di infortuni in aumento tra gli arbitri italiani: Maresca è tornato dopo un problema fisico durato 5 mesi
Troppe partite, troppi infortuni con gli allenatori che non sanno chi mandare in campo: un problema del calcio moderno che a più riprese denunciano i protagonisti e che inizia a preoccupare pure il mondo degli arbitri. Fino a domenica scorsa, spiega la Repubblica, erano out almeno cinque fischietti del gruppo di Serie A tanto che il designatore Rocchi inizia ad avere lo stesso problema dei vari Inzaghi, Conte, Ancelotti e compagnia bella: non sa chi schierare, soprattutto quando si tratta di dover prendere una decisione per un big match. La scelta è sempre più limitata a causa dei problemi fisici e le nuove leve in Serie B non avrebbero ancora partorito alternative all'altezza per il massimo campionato.
Qualche esempio? Fabio Maresca è appena rientrato dopo un infortunio di 5 mesi, Davide Di Marco non è ancora rientrato da un Milan-Venezia di metà settembre, Matteo Marcenaro è fermo da prima di Natale. Se non altro Rocchi a breve riavrà Daniele Chiffi, fermo dal 16 febbraio dopo Parma-Roma. Marco Guida è ancora infortunato ma almeno è potuto andare in sala VAR per Lecce-Udinese (dove, tra l'altro, era stato esposto a diverse critiche).
Anche gli arbitri, spiega il quotidiano romano, hanno staff medici degni dei migliori calciatori nonostante guadagnino molto meno (circa 4.000 euro a partita, 1.700 euro se in sala VAR): fisioterapisti, preparatori atletici, sedute di lavoro differenziato in base a quando arbitreranno e un'assicurazione per ogni infortunio da campo che copre le spese sanitarie. Eppure questo ancora non basta, le troppe partite impediscono ai direttori di gara di allenarsi bene e con continuità esponendoli a sempre più infortuni.