Un match che non sarà mai come gli altri, in questa occasione ha anche un alto valore di classifica
Il Milan può lasciare i cugini a -10. Un salto in alto che assomiglia tanto a un'occasione da non perdere. L'Inter non può farsi staccare per non compromettere già a novembre la corsa scudetto. Un derby quasi decisivo alla dodicesima giornata, una partita che ha tanti significati, oltre a quelli che lo caratterizzano da sempre e che hanno a che fare con la supremazia cittadina e all'orgoglio dei tifosi. Pioli contro Inzaghi, Ibra contro Dezko e Barella contro Kessie sono alcuni dei duelli più stimolanti di una partita che non potrà mai essere banale.
Pioli ha saputo dare ai suoi un'organizzazione impressionante che parte da principi consolidati ma che sa variare alcune strutture di gioco a seconda dei momenti della partita e delle caratteristiche degli avversari. Inzaghi sta ancora cercando di inserire certi suoi concetti di gioco in una squadra di grande ispirazione contiana. Molte cose saranno chiare già dal fischio d'inizio. Il livello di pressing a sporcare le uscite basse avversarie, da una parte e dall'altra, sarà il primo step per capire l'impostazione generale. Il Milan potrebbe stringere i due esterni alti, Saelemaekers e Leao, per chiudere le linee di passaggio da Bastoni e Skriniar ai due laterali di difesa interisti, con Ibra chiamato alla pressione su De Vrij. In questo modo non si chiederebbe a Calabria e Ballo-Touré di coprire una zona di campo troppo ampia. Rimanendo in zona potrebbero occuparsi del taglio verso l'esterno di chi si allarga da una posizione centrale, fosse Lautaro o una delle mezzeali.
Krunic (o Diaz)-Brozovic sarà un duello prevedibile a centrocampo, così come è scontato che Tonali e Kessie si ritroveranno di fronte Calhanoglu e Barella. Con le due punte nerazzurre impegnate chiudere i centrali difensivi avversari, saranno proprio loro due a scalare sui laterali bassi del Milan, permettendo così a Skriniar e Bastoni di occuparsi di Leao e Saelemaekers. I rosssoneri dovranno trovare il modo di difendersi dalle avanzate dei due "braccetti" della difesa a tre avversaria, abituati a spingersi in avanti quando l'Inter ha il possesso. Dall'altra parte è probabile che Pioli scelga un attacco posizionale, già visto nelle ultime uscite, con un'impostazione a tre, Tonali davanti ai difensori e una linea di 5 giocatori schierati sulla trequarti alle spalle di Ibra. In questo caso saranno fondamentali le coperture preventive per spezzare sul nascere l'azione interista che cerca di sfruttare le sponde di Dzeko per chi arriva in velocità. Mosse e contromosse che rendono ancora più intrigante una partita da non perdere.