A marzo la riunione dell'organo che decide le regole del calcio: le grandi leghe chiedono novità per il VAR
Il tempismo è perfetto anche se qualcuno direbbe che è fin troppo tardi, considerati due dei tre casi arbitrali più chiacchierati del weekend calcistico di Serie A (l'espulsione di Tomori e il calcio d'angolo da cui nasce l'1-0 dell'Inter, l'altro è il mani di Gatti), ma nella consueta riunione annuale l'IFAB, l'organo che decide le regole del calcio, potrebbe discutere di alcune modifiche su cui da tempo le grandi leghe europee si sono mosse per migliorare l'applicazione del VAR.
L'1 marzo, spiega il Corriere dello Sport, l'IFAB si riunirà in quello che solitamente è l'appuntamento in cui si decidono le cosiddette "grandi questioni" che riguardano il calcio. D'altronde il protocollo VAR è una di quelle cose non immutabile e che, anzi, varia costantemente nel tempo ed è oggetto di continui aggiustamenti. E allora perché non valutare, come chiedono i grandi campionati europei - Serie A compresa - di rivedere al monitor anche i secondi cartellini gialli e una valutazione sui corner? Sono entrambi situazioni decisive perché nel primo caso portano all'inferiorità numerica di una squadra e nel secondo caso possono far nascere rigori o gol decisivi.
Oggi questo non è possibile ed è per questo che Tomori non ha visto cancellata la seconda ammonizione - da regolamento corretta - nonostante il fallo fosse successivo a un fuorigioco non fischiato e poi evidenziato dal VAR. Ed è per questo che La Penna non ha potuto annullare l'assegnazione del corner da cui è nato l'autogol di ieri di Pongracic.
Il calcio italiano è comunque in prima linea nelle riforme sul protocollo, come ricorda il quotidiano romano la Figc ha aperto alla sperimentazione del VAR a chiamata anche se a livello internazionale permangono dubbi mentre può esserci più margine di manovra sul tempo effettivo.