L'allenatore del Benevento sul Milan: "la maledizione della numero 9 non esiste"
Mentre nel mondo del calcio si fa sempre più largo l'idea che la stagione in corso potrebbe non essere mai conclusa a causa della pandemia coronavirus, Filippo Inzaghi, allenatore del Benevento primo in classifica in Serie B con 22 punti di vantaggio, va controcorrente: "Vogliamo ricominciare a giocare, anche ad agosto".
"In un momento così difficile la salute è la priorità più grande - ha spiegato SuperPippo in collegamento con Sky Sport - L'unica cosa che mi sento di dire e pensare è che, nel momento in cui tutto finirà, noi vogliamo ricominciare a giocare. La cosa più giusta è logica è tornare a farlo, vogliamo finire quanto iniziato per otto mesi per evitare equivoci e che qualcuno subisca dei danni. Va bene anche ad agosto, non capisco chi dice il contrario, né quali interessi ci siano. Qualunque altra decisione penalizzerebbe qualcuno, tra ricorsi in tribunale e fallimenti di società il calcio non perderebbe due mesi ma due anni".
SUL MILAN
L'ex attaccante azzurro, due volte campione d'Europa con il Milan, ha parlato anche dei rossoneri e della presunta maledizione della maglia numero 9: "Non esiste. Se la mettesse Ibrahimovic, sarebbe finita. Quando la indossano dei grandi giocatori, la maledizione scompare. Non era giusto ritirarla quando la indossò Van Basten o il sottoscritto, è una maglia importante che tornerà presto a segnare".