Il presidente spiega: "Ritengo che Figc e calcio abbiano strumenti per evitare interferenze"
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Il pareggio ottenuto contro il Pordenone con soli quattordici giocatori a disposizione (di cui tre portieri) a causa della positività di 13 calciatori continua a tenere banco a Frosinone, che ha scelto di usare il jolly per la partita contro il Pisa di domani poiché ancora in emergenza. "Le regole prevedono che i positivi devono essere individuati a 48 ore dalla partita, noi ne abbiamo riscontrati molti il giorno prima quindi, anche avessimo voluto, non avremmo potuto rinviare il match con il Pordenone. Ma che senso ha? Il protocollo era stato preparato mesi fa, andrebbe aggiornato" la denuncia di Maurizio Stirpe, presidente del club ciociaro.
Stirpe, parlando al Corriere della Sera, ha anche spiegato come mai non si sia rivolto all'ASL di competenza, la quale avrebbe potuto prendere atto dell'esistenza di un cluster e "scavalcare" il regolamento sportivo rinviando il match: "Non abbiamo voluto coinvolgere la ASL perché siamo per il rispetto delle regole e ritengo che il calcio e la Figc abbiano gli strumenti per evitare interferenze, basta volerlo".