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Caroselli di auto per la città, fuochi d'artificio sulle montagne circostanti, uno stadio impazzito di gioia. Il Como dopo 22 anni e due fallimenti è tornato in Serie A in una serata da emozioni forti, per l'andamento della partita (col Cosenza è finita 1 a 1, con rimonta nella ripresa) con gli occhi puntati sul Venezia, sconfitto a La Spezia, unico ostacolo tra i lariani e la massima serie.
Una gioia straripante in uno stadio tutto esaurito da giorni (con la capienza attuale, 7500 persone), una gioia straripante in panchina per il mister Osian Roberts e per Cesc Fabregas, che ha scelto Como per chiudere la carriera di giocatore e iniziare quella di allenatore. Ma stasera a vedere il Como in tribuna c'erano tanti vip: da Thierry Henry, l'ex Juve, Barcellona e Arsenal, proprietario di una quota della società, seduto a fianco di Miran Suwarso, il rappresentante in Italia della proprietà indonesiana dei fratelli Hartono.
In tribuna anche il bomber del Leicester Jamie Vardy, amico di Dennis Wise, l'ex capitano del Chelsea amministratore unico del Como. E c'era anche il campione del mondo Luca Zambrotta, comasco e cresciuto nel Como. Cinque anni fa il Como era in serie D, quando il gruppo indonesiano, attraverso l'inglese Sent ha acquisito la società all'asta, dopo il secondo fallimento in tre anni. Il centravanti era Alessandro Gabrielloni, che quest'anno con nove gol ha contribuito in maniera determinante alla promozione.