"Non può che rigettare le richieste della Procura assurde e ingiuste per la squadra, i tifosi e la città"
L'ex patron del Palermo Maurizio Zamparini tira dritto dopo che la procura della Figc ha chiesto la sua radiazione e la retrocessione della squadra rosanero in serie C. "Sono e rimango sereno sul giudizio del Tribunale federale che non può che rigettare le richieste della Procura Federale, che ritengo assurde quanto ingiuste per la squadra, i tifosi e la città intera", ha dichiarato, rispendendo le contestazioni al mittente e mostrando ottimismo.
"La operazione Mepal Marchio è sempre stata trasparente e non nascosta puntualmente indicata nelle comunicazioni sociali e nei bilanci - ha spiegato Zamparini -. Il Palermo calcio ha già incassato quasi 25.000.000 di euro quindi per una cifra superiore alla presunta falsa plusvalenza; la nuova proprietà ha garantito il pagamento entro la naturale scadenza della restante quota ed il marchio è tornato in proprietà degli attuali azionisti del Palermo, tanto che al 30 giugno la società avrà saldato tutti i suoi debiti e potrà contare su un invidiabile patrimonio e capitale sociale". "Il tribunale fallimentare ha convalidato con perizie approfondite la regolarità delle operazioni contestate dalle procure", ha aggiunto.
"La Procura federale con una tempistica molto dubbia nei tempi e nei modi, oggetto di precise eccezioni e contestazioni della difesa, ha recuperato acriticamente le originarie accuse della Procura ordinaria, senza neanche depurarle da tutte quelle contestazioni che già nei giudizi fallimentari e cautelari sono state ritenute infondate ed insussistenti - ha concluso Zamparini -. Il Palermo Calcio ha sempre giocato con lealtà e ottenuto sul campo i prestigiosi successi che non possono e non devono essere oggetto di bottino ed ingiustizie, a tutela di un patrimonio che è della città e dei suoi tifosi".