La capolista cade 2-0 a Trapani, ai calabresi lo scontro che vale il secondo posto. Terzo lo Spezia, veneti ko a Salerno:4-1
Continua a rilento la fase conclusiva di stagione del Benevento, che da neopromosso perde anche a Trapani: i siciliani vincono 2-0 con i gol di Pagliarulo e Coulibaly e tornano a sperare nel playout. Secondo è il Crotone, che vince il delicatissimo scontro diretto con il Pordenone grazie a Simy che firma l'1-0. Spezia terzo grazie all'1-0 di Livorno (decide Mastinu), terzo ko di fila per il Cittadella, sconfitto dalla Salernitana per 4-1.
CROTONE-PORDENONE 1-0
Dopo un avvio lento è il Crotone a rompere gli indugi, con Golemic che tenta un gran lancio per Molina che non ci arriva. Dall'altra parte Pobega raggiunge di testa il suggerimento di Burrai, ma non inganna Cordaz. I ritmi restano comunque bassi, con il Pordenone che aspetta e i padroni di casa che non riescono ad affondare il colpo. E così Zanellato è costretto a provarci da fuori area, mancando peraltro di pochissimo il bersaglio. Dopo la mezz'ora improvvisamente si accende la sfida: prima Messias chiama Bindi alla prima vera parata del match, quindi Candellone sguscia ai difensori del Crotone e ci prova in scivolata, sbagliando però mira. Sembra il momento degli ospiti, tanto che Ciurria e Pobega in pochi secondi si presentano uno dopo l'altro davanti a Cordaz, ma nessuno dei due riesce ad approfittarne. Quando il primo tempo sta per chiudersi, quindi, arriva il gol. Ma lo segna il Crotone: è Molina a ispirare e Simy a concludere, incornando in porta il bell'assist dalla sinistra del compagno quando il cronometro segna il 45'. Sbloccato il match, il Crotone continua sulle ali dell'entusiasmo: così in apertura di ripresa Messias costringe Bindi alla paratissima da pochi passi, quindi serve a Benali un pallone d'oro che viene murato alla grande da Camporese. Poi deve chiudersi di fronte al ritorno del Pordenone: Gavazzi, in campo da pochi minuti, raccoglie un pallone vagante e manca di poco la porta. Poi i neroverdi si concedono qualche minuto di respiro, e per poco non ne approfitta Benali. A tempo scaduto è quindi Chiaretti ad andare a pochi centimetri dal pareggio per gli ospiti, che a pochi secondi dallo scadere ci provano ancora con un'iniziativa senza fortuna di Almici. E per il Crotone questa vittoria vale doppio.
TRAPANI-BENEVENTO 2-0
Si parte a ritmi molto bassi, con il Benevento che fa girare la palla ma non affonda. Il primo vero pericolo è quindi del Trapani, con Pettinari che piomba su un pallone perso da Kragl ma non riesce a sfruttarlo. Poi Piszczek tenta una difficile conclusione su un pallone impennato dopo una punizione di Scaglia. Lo stesso Piszczek viene poi fermato da Maggio prima di avere l'occasione di fare male. Dopo dopo la mezz'ora i sanniti si affacciano timidamente nell'area opposta, ma il colpo di testa di Barba non spaventa Carnesecchi. Ma il Trapani c'è, e dopo aver impegnato Manfredini con il bolide di Odjer passa: a segnare è Pagliarulo al 36', sugli sviluppi di un corner e dopo ben due legni dei siciliani. Nella ripresa cambia il senso della partita, perché il Benevento sembra volerla recuperare: in particolare è Kragl a provarci almeno tre volte da fermo, senza però mai riuscire a battere l'attento Carnesecchi. Quindi ci provano Di Serio e Roberto Insigne, ma vengono entrambi murati. Il Trapani resiste e negli ultimi venti minuti si riporta all'attacco: Pettinari sbaglia mira, non altrettanto Coulibaly che al 73' riceve dall'ottimo Dalmonte e firma il raddoppio. Pochi minuti dopo Carnesecchi si oppone in manera non perfetta all'ennesimo bolide mancino di Kragl, e sulla respinta Di Serio colpisce il palo. Ulteriore sintomo di una serata in cui per il Benevento gira tutto storto.
SALERNITANA-CITTADELLA 4-1
Prosegue la marcia del gambero del Cittadella, che alla fine di giugno sognava la promozione diretta in Serie A e ora vede la stessa permanenza in zona playoff a rischio dopo tre ko consecutivi. Il terzo arriva sul campo di una Salernitana che in questo modo si porta a due soli punti dai veneti. Come già avvenuto nella sfida interna con il Crotone, per il Cittadella si mette male fin dai primissimi minuti. I ragazzi di Ventura trovano infatti il vantaggio già al 15', quando su calcio d'angolo Di Tacchio costringe Paleari all'intervento da campione. La palla però colpisce sul palo, danza a breve distanza e Gondo la ribadisce in rete. L'unica reazione ospite è un tiraccio in curva di Diaw, mentre la Salernitana continua ad attaccare. E trova anche il raddoppio al 32', quando ancora una volta la difesa del Cittadella sbaglia tutto, Frare colpisce un pallone quasi innocuo colpendo Paleari e a Lombardi non resta che segnare a porta vuota con una spettacolare acrobazia. Stavolta i veneti reagiscono presto, con Gargiulo che di testa accorcia le distanze sfruttando un corner al 38'. Ma è solo un lampo: la Salernitana riprende infatti quasi subito il controllo delle operazioni, con Heurtaux che prende il palo, Maistro che sbaglia tutto davanti alla porta vuota e, in apertura di ripresa, Lombardi che di controbalzo sfiora il gol. All'ora di gioco è quindi Cicerelli a presentarsi in area, facendosi stendere da Camigliano e conquistando un rigore che poi tira e si fa parare, ma Lombardi ribadisce in rete al 62'. Nel finale c'è il tempo per il poker campano, firmato da Kiyine all'84' con la difesa ospite immobile. Quando poi Pavan viene steso da Di Tacchio è Micai a parare il rigore a Diaw, rendendo la notte del Cittadella ancora più nera.
FROSINONE-JUVE STABIA 2-2
Il periodo del Frosinone continua a essere molto difficile: anche la sfida interna con la Juve Stabia fa infatti perdere importanti punti per la corsa alla Serie A, con i ragazzi di Nesta che anzi devono sudare per raccogliere un pareggio da una sfida contro una squadra invischiata nella zona retrocessione. Ancora una volta la serata dei ciociari si apre nel peggiore dei modi, con la Juve Stabia che passa già al 4': Bifulco è abile a superare Bardi, Brighenti salva sulla linea ma nulla può sull'accorrente Mallamo che può scaraventare il pallone nella porta sguarnita. I padroni di casa però reagiscono e già al 10' trovano il pareggio, proprio con Brighenti che sfrutta a sua volta una situazione caotica: una punizione di Ciano che colpisce il palo e Provedel che la devia senza riuscire ad allontanarla dallo specchio della porta. Nel prosieguo del primo tempo è il Frosinone a cercare con maggiore convinzione il gol del vantaggio, ma la Juve Stabia non si limita a guardare, tanto che su errore di D'Elia Forte impegna Bardi. Quindi il portiere ciociaro deve superarsi per negare il gol a Di Mariano, dopo che Szyminski aveva murato Bifulco. Nel finale di tempo è invece Ciano a spaventare Provedel, con la battuta di un corner che per poco non si tramuta in gol olimpico. Quindi Forte riporta in vantaggio i campani, ma l'arbitro annulla (situazione dubbia). A inizio ripresa di nuovo Bardi salva tutto su Bifulco, ma la Juve Stabia continua a pungere e passa al 57': merito di Forte, che arriva alla perfezione sul pallone scodellato da Calò e trova il gran gol di testa. Il Frosinone deve quindi ancora inseguire e dopo un tentativo a vuoto di Krajnc è il neoentrato Ardemagni a rivelarsi decisivo: è infatti lui a farsi atterrare da Tonucci in area, guadagnandosi un rigore che Dionisi trasforma al 75'. Finale nervosissimo, con i cartellini gialli che fioccano e proprio Ardemagni che si fa espellere. Dionisi invece non concretizza due occasioni per segnare e il Frosinone ancora una volta deve mordersi le mani.
COSENZA-PERUGIA 2-1
Tre punti cruciali per tenere vivo il proprio sogno di restare in Serie B. Li conquista il Cosenza, ai danni di un Perugia che lotta per davvero solo nel finale del San Vito-Marulla e ora rischia di essere risucchiato nella zona calda della classifica. I padroni di casa, invece, mettono il mirino su quella zona playout che appare ora meno complicata da raggiungere. Nei primi minuti il Perugia prova a controllare le operazioni tramite il possesso palla, ma il Cosenza ha più fame e lo dimostra quasi subito. La prima iniziativa è di Baez, poi sono Sciaudone e Riviere a farsi vedere in area senza sfruttare però altrettante azioni concitate. A sbloccare il risultato è quindi Bruccini, puntuale a correggere in rete al 12' in tap-in sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Il vantaggio non basta al Cosenza, che continua ad attaccare: Riviere non riesce a sfruttare un contropiede e lo stesso accade a Corsi in una mischia nell'area umbra. Poi Capela chiede invano un rigore e Asencio sfiora il gran gol con un destro al giro. Il Perugia si vede solo quando Nicolussi lancia improvvisamente Iemmello, che a tu per tu con Saracco non ne approfitta. Poi nella ripresa sembra cambiare marcia, con Kouan che dal limite colpisce il palo. Quando gli ospiti sembrano però sul punto di raddrizzare la partita, improvvisamente arriva il raddoppio del Cosenza grazie a una strepitosa azione di Baez, che al 75' parte dalla sua metà campo e dopo un'irresistibile serpentina trafigge Vicario. Solo al 79' il Perugia riesce finalmente a trovare la via del gol, con Falcinelli che sfrutta alla perfezione un calcio d'angolo. Finale apertissimo: ancora Falcinelli di testa sfiora l'incredibile doppietta, poi Capela è decisivo a respingere sulla linea una splendida rovesciata di Buonaiuto. Ma c'è anche la possibilità di un tris rossoblù, quando Casasola punta la porta dalla destra e sfiora il secondo palo. Non ce n'è bisogno: il Cosenza vince lo stesso e respira.
ALTRE PARTITE
Importantissima e non scontata vittoria dello Spezia, che sul campo del Livorno ultimo in classifica si impone con il risultato di 1-0. Primo tempo controllato in lungo e in largo dai liguri, che però faticano a superare il muro amaranto. L'occasione più ghiotta della prima frazione è firmata da Ferrer, che sfiora il gol con un insidioso tiro-cross. Diventa quindi decisiva la punizione di Mastinu al 49', con Morelli che devia mandando fuori giri Plizzari. Poi Mastinu e Gudjohnsen vanno vicini al raddoppio, e dopo il rosso a Coppola sembra mettersi definitivamente in discesa per lo Spezia. A pochi secondi dal 90' però Braken sfiora un incredibile pareggio in contropiede, con Erlic che evita guai ai liguri. Colossale beffa invece per il Pisa, che esce dalla zona playoff al 94' della partita di Chiavari. È il minuto in cui la Virtus Entella trova il gol dell'1-1 con Pellizzer, bravissimo a sfruttare il cross dalla destra di Dezi con un gran colpo di testa. I toscani erano in vantaggio dal 9', quando Vido aveva gestito alla grande un'azione di Gucher con una bella giocata sul suo marcatore De Col e un destro imparabile per Borra. Stessa situazione per il Chievo, che pure getta via un punto nel finale dello Zini: vince infatti la Cremonese, ora a +2 dalla zona playoff grazie a Mogos che all'89' sfrutta nel migliore dei modi una punizione a due dal limite. Resta ottavo l'Empoli, che a sua volta perde ad Ascoli: i marchigiani vincono 1-0 grazie al gol di Eramo al 20', bravo a sfruttare la sgroppata di Sernicola sulla sinistra e a portare i suoi fuori dalla zona caldissima della classifica.