La squadra di Tesser vince 2-1: in gol Burrai e Strizzolo, all'Ascoli non basta Cavion. Riviere protagonista nel 3-1 dei calabresi, all'Adriatico finisce 1-1 dopo il vantaggio del Trapani
Nel posticipo della 17esima giornata di Serie B continua la favola della neopromossa, il Pordenone batte l’Ascoli 2-1 e consolida il secondo posto in classifica. Nelle sfide delle 15 il Pisa ospita il Cosenza che nel primo tempo va a segno due volte con Riviere, in mezzo anche il gol del giovane Broh, poi nella ripresa rete di Birindelli per il 3-1 finale. A Pescara Trapani avanti con Taugourdeau, Ciofani di testa fa 1-1.
PORDENONE-ASCOLI 2-1
Il Pordenone di Tesser vince di misura con l’Ascoli e si porta a +5 dal terzo posto dopo la sconfitta del Frosinone a Benevento. Il patron dei marchigiani Pulcinelli alla vigilia aveva caricato i suoi via Instagram citando il celebre discorso di Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”, un’esortazione a tentare l’impresa che non è andata a buon fine. Alla Dacia Arena la prima occasione è degli ospiti: al 4’ Brosco colpisce due volte di testa, la prima conclusione viene respinta da Di Gregorio e la seconda finisce alta sulla traversa. Al 9’ cross dell’ex Juventus e Cagliari Padoin, Ardemagni prova la rovesciata ma il pallone esce di poco. Inizia l’assedio dei padroni di casa che al 33’ passano in vantaggio, bravo Burrai a battere Leali con un destro a giro da fuori area. Tre minuti dopo Strizzolo appostato alle spalle di un distratto D’Elia raddoppia di testa, settima rete in campionato per l’attaccante cresciuto nel vivaio dei Ramarri. Al 1’ della ripresa subito in gol Scamacca, ma il guardalinee segnala il fuorigioco. Dopo un primo tempo a ritmi alti la stanchezza si fa sentire per entrambe le squadre, il Pordenone sfiora il tris in due occasioni con Burrai e prova a gestire. Al 90’ il neo entrato Da Cruz serve l’assist a Cavion che con un tocco sotto supera Di Gregorio e dimezza lo svantaggio. Ultimi minuti di ansia per i padroni di casa che sono costretti a difendersi fino al fischio finale.
PESCARA-TRAPANI 1-1
Pareggio all'Adriatico tra Pescara e Trapani, resta invariato il vantaggio in classifica di otto punti degli abruzzesi mentre gli ospiti rimangono invischiati nella zona retrocessione. All'inizio del match il Pescara fa la partita mentre il Trapani aspetta di trovare il momento giusto per partire in contropiede. Al 13' gol annullato agli ospiti per fuorigioco inesistente di Pettinari. Alla mezz'ora passa in vantaggio il Trapani con il destro su punizione di Taugourdeau che termina direttamente a rete. Il pareggio del Pescara arriva poco prima dell'intervallo. Traversone dalla corsia destra da parte di Busellato, pallone sul secondo palo per la spaccata di Drudi che trova Ciofani, il terzino colpisce di testa e supera Carnesecchi. Nella ripresa primo guizzo dell’ex Inter e Parma Biabiany al 3' che salta due difensori ma Pettinari si fa anticipare, pressione alta dei ragazzi di Castori alla ricerca del vantaggio. Per i padroni di casa si accende Machin, l'ex Parma al 77' sfiora il gran gol con una gran botta da fuori area ma Carnesecchi riesce a deviare la conclusione.
PISA-COSENZA 1-3
Il Cosenza vince a Pisa e accorcia le distanze in classifica, ora ha sei punti in meno dei padroni di casa. Il primo pericolo per gli ospiti arriva con un colpo di testa alto di Moscardelli. Il trentanovenne attaccante noto per la folta barba e per i colpi imprevedibili non riesce a ripetere la prestazione dell’ultima giornata, due gol di cui uno in rovesciata. Vantaggio ospite al 27’ con il gran tiro da fuori area di Riviere, Gori non può arrivarci. Il raddoppio è un capolavoro dalla distanza di Broh, primo gol in carriera per il centrocampista ventiduenne. Al 46’ ancora Riviere, scatenato, firma di testa il terzo gol della squadra di Braglia. Nella seconda frazione si sveglia il Pisa, al 67’ Fabbro serve Birindelli che segna con un destro da fuori area. Due minuti dopo Prontera assegna un rigore per i padroni di casa ma Moscardelli si fa parare il tiro da Perina. Il Pisa abbandona ogni prudenza per provare la rimonta senza riuscire però a rendersi pericoloso e nel finale rimane in dieci per l’espulsione di Marin.