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SERIE B

Serie B: rallentano Monza e Salernitana, l’Empoli vince a Vicenza e vola a +6

Lo 0-2 al Menti dà il via alla fuga dei toscani, i brianzoli cadono a Reggio Calabria e i campani pareggiano con il Cosenza. Poker del Lecce e tris della Cremonese, vince al 93’ il Brescia

26 Mag 2021 - 17:31

Nella 28esima giornata di Serie B l’Empoli allunga a +6 superando 0-2 il Vicenza con Mancuso e Matos. Il Monza cade infatti in casa della Reggina per la rete di Rivas e la Salernitana fa solo 0-0 con il Cosenza. Vola il Lecce con la doppietta di Coda (4-2 al Chievo), il Venezia si ferma 1-1 ad Ascoli nonostante la superiorità numerica. Ndoj al 93’ permette al Brescia di espugnare Frosinone, la Cremonese asfalta 3-0 la Reggiana.

VICENZA-EMPOLI 0-2
La vera vincente di questo turno è l’Empoli, abile e tenace a espugnare Vicenza e a approfittare dei passi falsi di Monza, Salernitana e Venezia: i punti di vantaggio sul secondo posto sono ora 6. Al Menti il primo tempo è completamente a tinte azzurre, perché gli ospiti creano diverse occasioni, mentre i veneti fanno fatica ad andare al tiro. In particolare è imprendibile Bajrami, che all’8’ confeziona la rete del vantaggio: triangolazione con Haas e tiro che colpisce il palo, sulla ribattuta Mancuso è il più veloce a colpire a rete il pallone. Il primo obiettivo della ripresa vicentina è quindi ovviamente quello di pungere gli ospiti e all’ora di gioco il compito riesce con il mancino di Lanzafame: il suo tiro non è però vincente e un paio di minuti più tardi la sua mezza rovesciata sfiora solamente il palo. Il Vicenza acquista fiducia e una violenta botta di Bruscagin dalla distanza si stampa sul palo, colpendo poi il tacco di Brignoli e svanendo sul fondo tra la disperazione di un incredulo Di Carlo. L’Empoli capisce di rischiare troppo e prova a rimettere sotto i padroni di casa, ma Zonta impedisce ad Haas il raddoppio praticamente sulla linea di porta. Il finale è pazzesco: Brignoli è straordinario al 94’ quando mura un tentativo a botta sicura di Rigoni e sul ribaltamento di fronte l’arbitro reputa fallosa l’uscita bassa di Grandi, comminando il rigore del ko di Matos.

REGGINA-MONZA 1-0
È un’enorme occasione mancata per il Monza - visti i risultati dagli altri campi -, ma soprattutto una grande vittoria della Reggina. Anche nonostante la potenza di fuoco brianzola, i calabresi si confermano infatti la miglior difesa del campionato nei primi tempi e la miglior occasione biancorossa fino all’intervallo è una punizione di Balotelli che sibila poco lontana dall’incrocio. A inizio secondo tempo la trappola dei padroni di casa dà poi frutti perché, su un crosso di Bellomo, Di Gregorio non è impeccabile e Rivas deposita in rete a porta sguarnita per il vantaggio reggino. Il Monza reagisce con Balotelli che calcia però con poca forza, ma sùbito dopo Di Gregorio si riscatta ed evita il doppio svantaggio. La squadra di Brocchi fa però troppo poco in cerca del pareggio e anzi è Rivas ad andare vicino al gol del ko. I brianzoli tornano quindi a perdere in trasferta, non accadeva dal 19 dicembre a Pescara.

LECCE-CHIEVO 4-2
Un primo tempo da fuochi d’artificio e una ripresa con qualche sofferenza di troppo: con questi ingredienti il Lecce si prende un’importante vittoria sul Chievo. È una splendida azione dopo 9 minuti a permettere a Corini di andare in vantaggio contro la sua ex squadra, perché Henderson al vertice dell’area libera Maggio con uno splendido colpo di tacco e l’ex Napoli insacca con un bel mancino che Semper non riesce a deviare a sufficienza. Un Obi in stagione da bomber pareggia però i conti al 21’, con un bel terzo tempo di testa sull’ennesimo ottimo pallone servito da Renzetti, questa volta da calcio d’angolo. Chi di corner ferisce, di corner perisce, però: la lancetta dei secondi fa qualche giro d’orologio e i pugliesi tornano avanti sugli sviluppi di angolo, con Meccariello che serve Coda in area per uno dei suoi tiri potentissimi. Nel caso ci fosse stato qualche dubbio, è poi proprio il numero 9 a confermare che quella del Via del Mare è la gara più pirotecnica del filotto delle 14, perché al 37’ Hjulmand lo serve sulla sinistra e il suo mancino timbra la sua sesta doppietta del campionato. Il Chievo accusa il colpo e prima dell’intervallo subisce addirittura la quarta rete, con Pettinari che incorna bene sul cross di Maggio a chiudere praticamente una partita dominata dal Lecce. I gialloblù provano a dar senso al secondo tempo accorciando sùbito le distanze con una punizione rasoterra vincente di Mogos, ma poco dopo il quarto d’ora Leverbe spara alto un preziosissimo rigore assegnato per fallo di Rafael e stronca psicologicamente la possibile rimonta veronese.

ASCOLI-VENEZIA 1-1
L’importanza di chiudere le partite: sarà questa la lezione che il Venezia deve imparare dopo l’amaro pareggio di Ascoli Piceno che gli costa l’aggancio del Lecce e il mancato sorpasso al Monza. Nel primo tempo la squadra di Zanetti si fa infatti vedere più volte in avanti con brillantezza, ma un super Leali nega a più riprese il vantaggio veneto su Di Mariano, su una punizione di Taugourdeau, su Ricci e di nuovo sullo scatenato Di Mariano, che aveva anche sfiorato il palo di testa in precedenza. In mezzo, un’incornata a lato di Dionisi. Tutta la fatica della prima metà di gara non è però vana per gli ospiti, perché poco dopo essere rientrati in campo, Fiordilino viene pescato molto bene in area da Ceccaroni e trova una traiettoria a incrociare per il tanto agognato vantaggio. La missione dei bianconeri si complica poi ulteriormente, perché Brosco lascia i suoi in inferiorità numerica per l’ultimo quarto di partita a causa di una doppia ammonizione: l’Ascoli però non si fa abbattere e lotta con ferocia fino a 4’ dal termine, quando gli sforzi vengono premiati dalla rete del pareggio di Bajic da pochi passi.

FROSINONE-BRESCIA 0-1
Dopo Venezia, anche Frosinone. Seconda preziosissima vittoria consecutiva in trasferta per il Brescia, al terzo successo di fila per lasciarsi lontana alle spalle la lotta per non retrocedere. Allo Stirpe il primo tempo non è certo da stropicciarsi gli occhi, con il solo botta e risposta dopo una decina di minuti che vale una citazione: prima Joronen reagisce bene al tentativo di potenza di Iemmello e poco dopo Bardi alza in qualche modo sopra la traversa un bel sinistro a giro di Jagiello. La seconda frazione di gioco viaggia sulla stessa lunghezza d’onda, purtroppo per i tifosi, e Iemmello è ancora l’uomo con la prima buona occasione che però spreca mancando il pallone da pochi metri dal portiere finlandese. Nel finale Kastanos illude il Frosinone colpendo un palo - Ciano ribatte fuori dallo specchio - e Ndoj invece lo mortifica al 93’, con la rete all’ultimo respiro che affida i tre pesantissimi punti nelle mani del Brescia. Per i laziali è l’ottava partita consecutiva allo Stirpe senza vittoria: manca infatti dal 5 dicembre.

CREMONESE-REGGIANA 3-0
C’era la possibilità di tentare la fuga dalle sabbie mobili di fondo classifica e la Cremonese lo ha fatto, stravincendo lo scontro diretto contro la Reggiana e sfruttando l’ingenuità iniziale degli ospiti. Dopo un bel tentativo di Siligardi, gli emiliani si complicano infatti il sabato pomeriggio sùbito al 12’, quando Libutti trattiene lo sfuggente Buonaiuto da ultimo uomo e si becca un cartellino rosso senza possibilità di appello. Una così precoce inferiorità numerica getta ombre sul resto della gara degli ospiti e lo si capisce soprattutto dal 24’: Venturi rinvia malamente, Strizzolo ringrazia, raccoglie il pallone sulla trequarti e lo supera di destro dopo una penetrazione centrale. Gli ospiti vacillano e Gustafson assaggia immediatamente il raddoppio, ma con il passare dei minuti la squadra di Alvini rialza la testa e arriva addirittura a obbligare Carnesecchi a una bella parata su Varone nei minuti di recupero. Questa indole non trova però continuità nella ripresa, che si apre infatti con il raddoppio grigiorosso: un tiro di Valzania che viene deviato sottoporta e inganna Venturi. La Reggiana scricchiola e la Cremonese spinge a più riprese, Colombo colpisce il palo e poco dopo trova il suo primo gol in grigiorosso con un bell’anticipo di sinistro che chiude la partita al 27’.

PORDENONE-PESCARA 0-0
Come si dice in questi casi, un pareggio che non serve a nessuno. Pordenone e Pescara non riescono a sbloccare il risultato a Lignano Sabbiadoro e si portano a casa un punto a testa in una partita non povera però di occasioni. La prima frazione di gioco è all’insegna della sfortuna per i friulani, che in meno di dieci minuti devono fare a meno sia di Vogliacco che di Morra, entrambi costretti a uscire dal campo per infortunio. Fino a quel momento in realtà i neroverdi avevano spinto bene con un tris di chance nei primi minuti di gioco: un tiro alto di Mallamo da vicinissimo, un colpo di testa a lato di Scavone e una traversa mancina di Ciurria. La pressione pian piano si allenta, ma sono sempre i padroni di casa a farsi vedere in avanti con Barison, Odgaard e Musiolik. La ripresa si apre però con la traversa colpita da Maistro e continua con lo stesso esito ottenuto da Galano, segno della maggiore pericolosità degli abruzzesi. Gli sforzi degli ultimi dieci minuti fanno vacillare il pareggio di Lignano: Perisan salva miracolosamente su Guth e al 93’ Galano fallisce un tap-in non impossibile che sarebbe valso i tre punti al Pescara.

SALERNITANA-COSENZA 0-0
Sono sicuramente due punti persi quelli della Salernitana contro il Cosenza, un po’ per il divario in classifica e soprattutto per la superiorità numerica nella ripresa: niente secondo posto in solitaria per Djuric e compagni, quindi. Un primo tempo pimpante vede le due squadre creare occasioni senza però trovare il gol, con gli ospiti che peraltro sembrano non curarsi del divario in classifica. Capezzi è il primo a provarci in rovesciata, poi Sciaudone di testa manca lo specchio. A metà frazione di gioco Mbakogu non riesce a deviare in rete un invito di Crecco e poi lascia il campo per infortunio: prima dell’intervallo Belec deve poi impegnarsi per respingere un colpo di testa di Gliozzi diretto sotto la traversa e Petrucci sventa un’incornata di Djuric. Nella ripresa la strada rossoblù però si complica, perché proprio il centrocampista del Cosenza salta a gomito alto dopo un paio di minuti e viene sanzionato con il secondo giallo nei suoi confronti. Occhiuzzi prova a ridisegnare l’assetto dei suoi, la squadra regge e a metà tempo Falcone è bravissimo a negare a Kiyine un facile tap-in su ottimo invito dalla destra di Kupisz. Gli ospiti non si chiudono però nella speranza di resistere all’assalto della Salernitana e addirittura colpiscono il palo cono uno splendido tiro teso di Sciaudone poco prima del rush finale. I campani agganciano così il Monza dopo il ko brianzolo a Reggio Calabria.

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