La squadra di Venturato rimonta al Vigorito la sconfitta per 2-1 dell’andata ed elimina la squadra di Bucchi
La prima finalista dei playoff di Serie B è il Cittadella. La squadra di Venturato, dopo aver perso all’andata per 2-1, vince in casa del Benevento 3-0 e passa il turno. Decidono le reti di Diaw al 35’, Panico al 44’ e Moncini al 54’. Delusione per il Benevento, partito a inizio stagione per puntare al ritorno in Serie A un anno dopo la retrocessione. In finale, per giocarsi la promozione, il Cittadella attende Verona o Pescara.
Rimonta memorabile per il Cittadella che rifila tre reti a domicilio al Benevento di Bucchi, passa la semifinale playoff e si andrà a giocare la promozione in Serie A contro una tra Pescara e Verona. La vittoria della squadra di Venturato assume contorni ancora più epici perché si partiva dal 2-1 del Tombolato in favore del Benevento. Dai primi minuti della partita, però, non sembrano essere i giallorossi la squadra chiamata a realizzare due gol per andare in finale playoff. La squadra di Bucchi inizia subito a fare la partita, con il Cittadella che cerca di replicare al palleggio del Benevento con la fisicità e l’intensità che hanno condotto la formazione di Venturato fino a questo punto della stagione. Nel Benevento il più ispirato sembra essere Insigne, cercato dai compagni per inventare qualcosa, o pericoloso in prima persona come quando colpisce di testa trovando attento sul primo palo Paleari. Anche Coda, sempre di testa, non va lontanissimo dal gol del vantaggio, poi all’improvviso il Cittadella passa. Al 35’ Paleari è strepitoso sul tentativo di Ricci in area da calcio d’angolo, con il pallone poi allontanato. Panico allora manda subito profondo Diaw, Montipò esce fuori dall’area per rinviare, ma manca il pallone. Diaw così entra in area, salta il portiere del Benevento nel frattempo rientrato e chiude sul primo palo. Padroni di casa scossi dallo svantaggio, al 41’ Siega di testa colpisce il palo e fa tremare tutto il Benevento che cade di nuovo prima dell’intervallo. Al 44’ Panico si accentra da sinistra e dal limite dell’area libera il destro, Viola devia con la testa e Montipò è battuto per la seconda volta.
Si riparte e per il Benevento ben presto è notte fonda. Al 54’ Ghiringhelli va via sul fondo, pallone che passa in area e viene raccolto da Panico, appoggio per Branca che calcia e trova al limite dell’area piccola Moncini che di tacco mette in porta. Posizione regolare nonostante le braccia alte della difesa del Benevento a sperare in un fuorigioco che non c’è e Vigorito ammutolito. Il Cittadella è incontenibile, ancora uno scatenato Diaw chiama Montipò a un intervento difficile in allungo per evitare lo 0-4, ma nemmeno questo episodio ravviva un Benevento confuso e impaurito. Al 69’ Iori segna di testa, ma è in fuorigioco come conferma il VAR dopo quasi tre minuti di controllo, ma la squadra di Bucchi non ha lucidità e nonostante i cambi offensivi le occasioni per riaprire il discorso qualificazione faticano ad arrivare. Nel finale Insigne ci prova da dentro l’area con il destro, trovando ancora Paleari reattivo e pronto a mettere con una parata bassa in calcio d’angolo. Nei 7 minuti di recupero il Cittadella continua a difendersi con ordine e senza praticamente rischiare mai davvero di riaprire una partita vinta con merito e che regala un’occasione storica. Il Benevento è sommerso dai fischi del Vigorito, lo sguardo di Bucchi a fine partita è spento come la prestazione della sua squadra, partita a inizio campionato con tutte le intenzioni di tornare in Serie A un anno dopo la retrocessione e ora costretta a riprovarci nella prossima stagione.