Dopo la vittoria all'esordio sei gare senza successi, i tifosi lo scaricano e con il Catanzaro sembra già l'ultima spiaggia. C'è l'ombra di Inzaghi
"Stiamo pagando un po' di ingenuità. Non abbiamo la giusta concentrazione, la giusta cattiveria di capire che ogni palla è fondamentale. Perché in Serie B serve questo tipo di cattiveria e funziona così. Se non lo abbiamo ancora capito dopo sette giornate diventa difficile". Le parole di Andrea Pirlo dopo il ko del Sinigallia contro il Como fotografano perfettamente la crisi della Sampdoria, che dopo la vittoria all'esordio sulla Ternana ha inanellato sei gare senza successi (4 ko e 2 pari) e ora si trova al 17° posto in classifica con tre punti (per via della penalizzazione di 2, ndr) e a un passo dalla zona retrocessione.
Una situazione difficile, ben lontana dalle aspettative della proprietà guidata da Andrea Radrizzani, che scatena la rabbia dei tifosi blucerchiati, per cui il principale responsabile è l'ex tecnico della Juve, a cui vengono contestati i metodi di allenamento, la gestione delle gare e anche le recenti dichiarazioni sulle pressioni che lo stadio Ferraris mette sui giocatori.
Sui social il #Pirloout è già in tendenza tra i tifosi doriani e la sfida di domenica (proprio a Marassi) contro il Catanzaro, sesto a 12 punti e reduce dal pareggio con il Cittadella, potrebbe già essere decisiva per il futuro in panchina del tecnico. Una parte della tifoseria invoca il nome di Beppe Iachini, ma la pista che porta all'uomo dell'ultima promozione non sembra percorribile, quindi nell'ipotesi di un'altra sconfitta e di un eventuale esonero il profilo più credibile per pendere il posto di Pirlo sarebbe quello di Pippo Inzaghi, per altro già sondato in passato.