Il ministro dello sport: "Sentiero della ripresa del campionato è sempre più stretto"
L'ottimismo delle scorse ora sta pian piano svanendo: la ripartenza della Serie A è ancora fortemente in dubbio. Vincenzo Spadafora è stato chiaro: ripartenza sì, ma in sicurezza e non ad ogni costo: "Sarà il comitato tecnico scientifico a darci le indicazioni: il protocollo presentato dalla Lega di A non è stato ritenuto idoneo. Il percorso per la ripartenza è un sentiero sempre più stretto". A maggior dopo la decisione della Francia di sospendere definitivamente la Ligue 1: "Potremmo seguirli se diventasse linea europea", le parole del ministro dello sport a La7.
"Sono in corso i contatti tra il comitato tecnico scientifico e la Figc che ha presentato un protocollo. Proprio oggi ci sarà una serie di audizioni e a questo punto si capirà. Io ho sempre detto che la ripresa allenamenti non significa inizio campionato. Se non si vuole incertezza, significa intraprendere la stessa strada di Olanda e Francia".
Molti i dubbi sulla ripartenza: "Potrebbe essere la maggioranza dei presidenti delle società di serie A a chiederci di sospendere e di concentrarci sul prossimo campionato. Io non cerco rischio zero, perché non possiamo cercarlo. Io ho solo chiesto che il protocollo proposto dalla Figc sia attuabile. Ad esempio: siamo così sicuri che la quantità di tamponi proposti sia davvero possibile farla? Il protocollo è applicabile anche per la serie B e la Lega Pro che non hanno certe disponibilità economiche? Io sarei un folle a demonizzare il calcio perche' l'anno prossimo non ci sarebbero risorse per finanziare lo sport. Ma io non posso dire oggi se a metà giugno riprenderà il campionato. L'Inghilterra sta pensando a un piano b, ad esempio partite a trasmettere le gare in chiaro. Quando ci ho provato sappiamo cosa è successo... Oggi si pensa solo alla questione economica e a salvare certe societa', ma se non ci sarà sicurezza il campionato dovrà fermarsi", ha aggiunto.
Non solo calcio: "Stiamo lavorando al protocollo per le riaperture di palestre e centri sportivi. Io vorrei che a maggio potessero riaprire. E stiamo lavorando all'istituzione di un fondo per venire incontro a chi ha avuto danni economici dalla chiusura".