Il Ministro dello Sport: "Ritengo più rischiosi i ristoranti delle palestre"
Il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora ha parlato del protocollo tra le squadre professionistiche commentando anche il nuovo dpcm che ha bloccato lo sport amatoriale di contatto. L'aumento dei contagi mette a rischio il proseguimento dei campionati: "I rischi non vanno sottovalutati, ma proprio per evitare il default i campionati devono essere pronti ad avere un piano B se le cose dovessero peggiorare". Il protocollo però non sarà toccato: "E' molto rigoroso, se applicato, e ricordo che le squadre in autonomia possono decidere regole ancora più restrittive perché andare avanti senza problemi è anche loro interesse".
Nel corso di una intervista a "Il Mattino", Spadafora ha commentato lo stop amatoriale di contatto, non tralasciando qualche appunto: "Siamo riusciti a non bloccare lo sport di base perché siamo riusciti a consentire che le squadre possano allenarsi con esercizi individuali. Condivido le preoccupazioni, soprattutto per i più piccoli. Non ci sono evidenze di focolai partiti in palestra o piscina, ritengo che sia più rischioso mangiare al ristorante in sei, senza mascherine, piuttosto che allenarsi in una sala pesi dove i protocolli sono rispettati in maniera rigorosa. Se dovremo chiudere i ristoranti, allora chiuderemo anche le palestre".
Le polemiche più forti sono arrivate dal mondo del calcio dopo il caso Juventus-Napoli: "La vigilanza e la responsabilità finale spetta all'Asl, non è una mia opinione, è scritto nel protocollo - ha ribadito il Ministro dello Sport -. Il mio appello ad evitare escamotage era rivolto a un senso di responsabilità per tutte le società". Anche le parole di Cristiano Ronaldo hanno lasciato il segno: "Ai giocatori più forti e famosi come lui chiedo una assunzione di responsabilità per essere da esempio ai più giovani. Sarebbe bello se ciascuno di loro facesse un appello social per chiedere ai ragazzi di indossare la mascherina e scaricare Immuni".
Di sicuro non saranno tempi semplici per le società sportive in Italia, soprattutto quelle dilettantistiche: "Il governo si è impegnato a intervenire per sostenere le attività che saranno bloccate, ma speriamo non accada. Ci troviamo però ad affrontare una situazione difficile, i rischi non vanno sottovalutati".