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SERIE A

Spadafora: “La prudenza è l'unico spiraglio per far ripartire il calcio. Ci sono presidenti che mentono"

Il ministro dello Sport: "Se non facciamo così la soluzione è fare come in Francia e chiudere"

29 Apr 2020 - 10:29

La ripresa del campionato di calcio, ma non solo. Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è intervenuto una volta ancora con un messaggio via facebook nel quale ha voluto precisare, non senza stoccate polemiche, la posizione del Governo in merito al futuro dello sport azzurro e soprattutto della Serie A. Prendendo spunto da quanto successo oggi in Francia, con la sospensione definitiva della Ligue 1: "Gli allenamenti per gli sport di squadra dovrebbero avere inizio auspicabilmente il 18 maggio. Queste linee guida le stiamo perfezionando e poi le sottoporremo al comitato tecnico scientifico che deve valutare se sono sufficienti per garantire la sicurezza. Per quanto riguarda il calcio, ringrazio Gravina (presidente Figc, ndr) che oggi ha smentito le illazioni di qualcuno della Lega Serie A che aveva detto che c’era un accordo per la ripartenza. Forse è un vizietto di qualche presidente di Serie A, di mettere in giro menzogne per fare pressione sul governo. Questi non hanno capito che non è la stessa aria di prima, questi metodi non funzionano. La prudenza che stiamo avendo sul mondo del calcio è l’unica cosa che lascia aperto uno spiraglio sulla ripartenza. L’alternativa è fare come ha fatto al Francia poco fa e dire che il calcio si ferma qui. Tutto dipenderà dalla nostra singola capacità di rispettare le regole. Se pensiamo che dal 4 maggio è tutto finito, sbagliamo alla grande"

"Noi lasciamo aperto uno spiraglio per la ripartenza - ha proseguito e ribadito il ministro - ma tutto dipenderà dallo sviluppo del virus. Dovremo conquistarci queste riaperture, perché il virus ci sta obbligando a una vita diversa a quella che ci aspettavamo. Se lavoreremo bene riusciremo a far ripartire tutto il mondo dello sport. Non solo il mondo del calcio, ma tutte le discipline sportive. Se faremo le cose come vanno fatte, riusciremo a uscire da questo incubo".

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