"Avevo tantissima voglia di sentirmi vivo, di tornare a giocare, di avere obiettivi. E questo ha fatto la differenza". Sono le prime parole di Gianluca Lapadula da calciatore dello Spezia, con cui ha già esordito lo scorso sabato nella vittoriosa trasferta di Cittadella, andando vicino a bagnare la sua prima in maglia bianca con il gol. "Ero avvelenato per non aver segnato - dice l'attaccante 34enne -. Ho trovato una grande squadra, in salute e con idee chiare. Se alla mia età non trasmetti qualcosa ai più giovani hai fallito. Il miglior modo di comunicare è dare l'esempio, chi mi conosce lo sa e continuerò su questo punto fermo". Farà coppia con Pio Esposito, 19enne dalle grandi prospettive. "Negli occhi gli si legge la determinazione, non vedo l'ora di conoscerlo meglio in campo". Ringrazia il Cagliari e poi guarda avanti Lapadula, che non fa bilancio. "Il momento migliore della carriera? Devo ancora viverlo". Una trattativa nata ai primi di gennaio, rivela il direttore sportivo Stefano Melissano, che lo conosceva dai tempi di Lecce. "Gli avevo buttato lì l'idea di venire qua, gli ho girato dei video della curva, gli ho chiesto di venire e far esplodere il Picco. Mi ha risposto: 'Io ci sono'", spiega il dirigente. Lo Spezia dunque vola sulle ali dell'entusiasmo tra classifica, stadio riqualificato e il suo nuovo attaccante. Unico neo per la società la situazione del difensore Bertola, prodotto del vivaio che ha rifiutato il rinnovo e a giugno si svincolerà a zero. "Con il ragazzo ci sono ancora discorsi in atto, il rischio di perderlo c'è ma per noi è più importante il progetto tecnico".