Il tecnico bianconero da Riad: "Non siamo soddisfatti e lo dice anche la classifica che dobbiamo migliorare"
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In campionato, la partita di San Siro contro il Milan fu una delle più noiose viste in questa stagione, ma a Riad domani sera sarà diverso. Perché in palio c'è la qualificazione alla finale della Supercoppa italiana e la sua Juventus non può permettersi di fallire subito il primo obiettivo. Lo sa benissimo Thiago Motta, che proverà a scacciare i dubbi suscitati nei primi mesi di lavoro a Torino.
LA CONFERENZA DI THIAGO MOTTA
Sul rapporto Conceiçao padre-Conceiçao figlio
"Vedremo se Chico giocherà dall'inizio o meno, comunque sta bene ed è motivato. Credo che per lui non cambierà niente, sarà concentrato sul suo lavoro e sulla partita, contro una grande squadra. Sa fare molto bene il suo lavoro".
Su Koopmeiners e la sua posizione
"Può fare entrambi i ruoli, sia trequartista sia mediano. È un vantaggio per noi. Potrebbe anche partire dalla panchina e aiutarci a gara in corso, come tutti gli altri".
Sull'importanza di conquistare un trofeo
"Non ho mai visto nessuno entrare in campo per perdere, tanto meno noi. Domani sarà una sfida da dentro o fuori e questo ci dà uno stimolo in più per fare ciò che sappiamo, vincere e andare avanti".
Ancora sui Conceiçao
"Francisco gioca libero, ma in un contesto in cui deve sempre aiutare la squadra. Sergio ha fatto un ottimo lavoro nel Porto e ha una squadra di ottimi giocatori, noi abbiamo grande rispetto per loro, ma con la consapevolezza che abbiamo la possibilità di vincere".
Sulle esperienze in Supercoppa
"Sono partite belle da giocare, noi facciamo questo lavoro per momenti come questi. La parte emotiva deve essere sotto controllo, servirà grande voglia e ambizione, ma anche controllo per fare le scelte giuste durante la partita".
Sul nuovo Milan
"Noi siamo pronti, perché sappiamo cosa fare e sappiamo cosa siamo. Conta cosa siamo noi, non cosa saranno loro".
Su cosa può fare la differenza
"Qualsiasi cosa, i piccoli dettagli possono sempre essere importanti. Noi vogliamo essere la miglior versione di noi stessi e migliorare quanto fatto in passato. Abbiamo una grande squadra, che domani entrerà in campo per fare la partita e portarla dalla nostra parte".
Su Yildiz
"È all'inizio del suo percorso, ha solo 19 anni. Deve ancora imparare tanto, sia dall'allenatore, sia dai compagni che ha in squadra, come Manuel che è un esempio. Kenan ha tantissimi esempi positivi attorno a sé e solo guardandosi attorno può migliorare tanto".
Sull'obiettivo personale di portare a casa un trofeo
"Voglio vincere come allenatore, per questo ho scelto questo mestiere. Però non è un'ossessione ora, faccio tutto il possibile per migliorare la squadra e aiutare i giocatori, sono tranquillo e convinto della nostra forza. Sarà una partita bellissima da affrontare".
Su Tomori
"Non parlo dei giocatori altrui, parlo solo dei miei. Sicuramente ci sono tanti giocatori forti nel Milan, è evidente. Non vorrei che gli altri parlassero dei miei, sono veramente geloso, quindi...".
Sull'accoglienza dell'Arabia
"Clima ottimo e grandi strutture, voglio ringraziare tutti per l'accoglienza".
Ancora sul cambio allenatore nel Milan
"Già prima avevano un grandissimo allenatore, per cui avevo tantissimo rispetto. L'allenatore nuovo può sicuramente dare una scossa, ma noi siamo pronti a tutto. Conterà solo come siamo noi in campo, siamo noi i protagonisti".
Sul campionato arabo
"Sta crescendo molto, ma non ho seguito tantissimo per poter dare un'opinione completa. Sicuramente se continua così crescerà in fretta".
Sui troppi pareggi
"Fa parte del gioco, sono stati tutti molto diversi tra loro. Contro la Fiorentina abbiamo fatto molto bene e ci è mancato chiudere la partita. Altri pareggi invece sono stati diversi, ma di sicuro non siamo soddisfatti e lo dice anche la classifica che dobbiamo migliorare. Ora però siamo concentrati su questa competizione".
Sulla carica dei tifosi
"Abbiamo la fortuna di avere tifosi che ci seguono in tutto il mondo, questo è uno stimolo e una responsabilità bellissima. Non ho mai promesso niente a nessuno perché credo prima di tutto nei fatti, nel lavoro e nell'impegno, non nelle parole. Tutti quelli che lavorano per questo club vogliono portare sempre più in alto la maglia bianconera".
LA CONFERENZA DI MANUEL LOCATELLI
Sull'avversario
"Il Milan è una squadra forte, con grandi individualità. Servirà una grande partita, anche in fase difensiva. L'allenatore nuovo darà loro grandi energie, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi. Il mio ruolo? Mi sono trovato bene anche dietro, sono a disposizione del mister e della squadra".
Sul ruolo di capitano
"Quando indosso la fascia è sempre un onore e una grande responsabilità. Io sono juventino da sempre e a parole non riesco neanche a descriverlo".
Sul pareggio in campionato
"Sicuramente non ci sarà un altro pareggio, l'obiettivo è portare a casa il trofeo. Analizzeremo quella partita, anche se loro hanno un altro allenatore. Servirà grande intensità e voglia di vincere".
Sul pareggio con la Fiorentina e l'opportunità della Supercoppa
"È chiaramente una grande opportunità. Contro la Fiorentina abbiamo sicuramente avuto un grande atteggiamento e dobbiamo ripartire da quello. Siamo qui per provare a vincere questo trofeo".
Su cosa significherebbe vincere
"Siamo in pieno percorso, in una fase di crescita. Dobbiamo migliorare uno step alla volta, questa come ho già detto sarà una grande opportunità".
Su come approcciare la partita
"Queste partite sono da dentro o fuori, saranno decise dai dettagli. Non dovrà mancare mai l'atteggiamento e la voglia di andare su ogni pallone".
Sulle sensazioni alla vigilia dell'inizio del torneo
"Siamo carichi e motivati, vogliamo entrare a far parte della storia della Juve con un trofeo, ma pensiamo a una partita per volta".
Sull'accoglienza dei tifosi
"Grande accoglienza, la Juve è tifata in tutto il mondo e vogliamo vincere anche per i nostri tifosi qui, è una motivazione in più".
Sul calcio arabo
"Hanno investito tanto e sta crescendo, credo diventerà sempre più importante a livello internazionale".