Lautaro e Taremi gol da favola senza lieto fine, Bisseck carasau e Pulisic senza commento
di Franco Piantanida© sportmediaset
TAREMI 7,5
Quindi signor Mehdi, così lei da piccolo aveva il sogno di diventare un detective e ci vorrebbe far credere che la frase “è un attaccante fantastico, intelligente, cinico, rapido, capace di buttarla in rete in ogni modo” l’avrebbe pronunciata Sergio Conceicao, l’attuale allenatore del Milan? Bisogna dire che come centravanti le è andata benone, come detective l’avrebbero presa all’FBI.
LEAO 9
Vi ricordate quella mitologica scena in tv con Paola Perego e Andreotti che non si sente benissimo e si blocca, immobile: “Presidente, Presidente?”. Ecco, entra sul 2-0 per l’Inter con la squadra imbalsamata e prende la punizione dell’1-0, inizia l’azione del 2-2, assist per il 3-2. Tipo Paola Perego: “Milan? Milan?” e la squadra si ripiglia.
BISSECK 4,5
Partita carasau. Mmmmmhhh fragrante e profumato nel primo tempo, tutti lo vogliono, tutti lo cercano sulla tavola nerazzurra. Il problema è che nel secondo si rivela fragile, sottile, spezzato dall’asse Theo-Leao. Partita carasau, pane carasau.
LAUTARO 7
Il solito ancestrale discorso, che partita ha fatto? Meno buona di quella con l’Atalanta. Che gol ha fatto? Ma che gol ha fatto? Un concentrato di tutti quelli che non gli sono venuti nelle ultime settimane. Qualcuno si arrabbierà anche per questo voto, amen.
THEO HERNANDEZ 9
Rassicuriamo il pubblico: Fonseca sta bene, gli è andato di traverso il buffet che aveva organizzato dopo la partitataccia dello spagnolo con la Juventus, ma sta bene. Il ragazzo ha ritrovato le cuffiette con cui si isola dal mondo quando gioca così, ascoltandosi quella canzone di Olly che fa “maledetto me che lascio caos dove metto le mani” e pure i piedi.