Il tecnico rossonero dopo la vittoria in rimonta sulla Juve: "Finale meritata per il secondo tempo fatto"
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"Il cerchio dei giocatori a fine partita? Ci vuole passione nella vita e il calcio è passione. Il Milan ha meritato per il secondo tempo che ha fatto". Sergio Conceiçao analizza così la vittoria del Milan in rimonta contro la Juve nella semifinale di Supercoppa che vale la finale contro l'Inter di lunedì sera. "Nel primo tempo ho visto tanti dubbi nei giocatori, eravamo troppo lenti nella circolazione della palla. Nell'intervallo ci siamo guardati negli occhi e abbiamo parlato. I giocatori dovevano fare quello che abbiamo preparato e sono stati coraggiosi. Abbiamo fatto un passo importante, ora prepariamo bene la finale. Avremo un giorno in meno di riposo e questo può essere importante".
"Leao? Vediamo se potremo recuperarlo per la finale. Oggi ha fatto un allenamento vicino a quello che serve dal punto di vista fisico per avvicinarsi a lavorare con la squadra - ha detto il tecnico del Milan a Mediaset - Domani non ci sarà ancora, vediamo il giorno dopo. Alla fine della partita ho incontrato mio figlio, lui era triste e io contento. Fa parte della vita".
"Se c’è la possibilità di vedere le due punte? Sì. Chiaro che sì. L’abbiamo fatto nel secondo tempo. Morata spesso viene in appoggio, le nostre ali, Jimenez e Pulisic, non hanno fatto quello che volevo io a livello di profondità e siamo stati quasi inesistenti a livello di attacco. Ho giocato per anni col 4-4-2, ma avevamo preparato qualcosa di diverso che però non abbiamo fatto nel primo tempo. Comunque sì, in futuro ci sarà la possibilità di giocare con due riferimenti davanti".
E ancora: "Se ho toccato qualche corda particolare? Dopo 45' non ho dato baci ai giocatori ma ero arrabbiato perché la squadra non faceva le cose che avevamo preparato. Questo è un buon gruppo, a volte manca di cattiveria ma nel tempo arriverà. I giocatori hanno bisogno di belle parole ma anche di qualche botta. Io non sono di abbracci, mi arrabbio. Non sono venuto per farmi amici ma per vincere. L'importante è lavorare bene e dare energia positiva. Sono molto contento del gruppo, che ha accettato il messaggio e un allenatore poco simpatico che non sorride tanto".