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VERSO LA FINALE

Supercoppa Italiana, Inzaghi verso Inter-Milan: "Impariamo dagli errori dell'ultimo derby"

Il tecnico nerazzurro ritrova Sergio Conceiçao: "Non è successo nulla, tutto a posto"

05 Gen 2025 - 09:21

L'Epifania per l'Inter di Simone Inzaghi significa primo derby del 2025 contro il Milan, ma per capire se nella calza appesa al caminetto della sede in viale Liberazione a Milano ci sarà la terza Supercoppa Italiana di fila o del carbone con la seconda gioia stagionale nella stracittadina per i rossoneri bisognerà attendere i novanta minuti di Riad. L'Inter si presenta con i favori del pronostico dopo aver demolito l'Atalanta in semifinale, ma senza l'infortunato Marcus Thuram: "Non prenderemo rischi con lui perché ci aspettano sei partite in 18 giorni. Il Milan è un avversario che ci creerà difficoltà, dovremo essere bravi a gestire il pallone".

In panchina sarà sfida a Sergio Conceiçao con cui in passato c'è stata qualche scintilla: "Non è successo niente, c'era la tensione di un ottavo di Champions League. Con lui ho diviso per anni lo spogliatoio e come allenatore lo conosciamo, fa giocare le proprie squadre in maniera diretta e organizzata".

LE PAROLE DI INZAGHI IN CONFERENZA

L'ultima sfida con Conceiçao è stata tiratissima in Champions League, con qualche scintilla: è il migliore o il peggiore avversario da trovare ora il portoghese?
Il derby è una partita particolare ed emozionante, con il primo trofeo stagionale in palio. Sarà il 13° derby per me da quando sono a Milano, ci ricorda cose meravigliose come la vittoria dello scudetto o la semifinale di Champions. Cercheremo di non fare gli errori dell'ultima partita che abbiamo perso meritatamente, anche se i rossoneri hanno cambiato la guida tecnica i giocatori sono gli stessi.

Vi siete più parlati da quella sera con Conceiçao?
No, ma non è successo niente di particolare. Ho condiviso con lui lo spogliatoio per molti anni, abbiamo avuto un grande maestro come Eriksson che ha influenzato molto la nostra carriera da allenatori.

Com'è cambiato il Milan con Conceiçao?
Sergio è un allenatore molto verticale che dà alle sue squadre grande organizzazione. Nel secondo tempo in semifinale il Milan ha fatto un ottimo match meritando la qualificazione.

Quanto è importante per l'Inter Lautaro Martinez?
È un grande capitano, ha ereditato una fascia da capitano importante e la sta portando con onore. Sono stato attaccante anch'io e so l'importanza del gol, ma fa un grande lavoro e lo vediamo tutti. Gli attaccanti vogliono sempre segnare, ma lo vedo tranquillo e sta lavorando nel migliore dei modi. La squadra sta conquistando vittorie importanti ugualmente e lui ci darà una grande mano da qui alla fine.

Provare in tutti i modi a far segnare Lautaro può risultare controproducente?
Tutte le mie squadre hanno sempre cercato molto l'attaccante per fargli fare gol. La squadra cerca sempre anche gli altri attaccanti cercando di concretizzare il più possibile, sapendo che in questo momento troviamo gol anche con centrocampisti e difensori.

Quanto sarebbe speciale vincere tre supercoppe di fila a Riad?
Sarebbe importantissimo, ma nelle ultime due stagioni ha ancora più valore perché bisogna vincerla in due partite ravvicinate. Sappiamo che affrontiamo una squadra di valore. Ci fa piacere avere tanti tifosi qui a Riad, sono sempre stati affettuosi. Noi promettiamo di mettere tutto in campo sapendo che ci saranno comunque delle difficoltà da affrontare.

Quale possibile assenza pesa di più, Leao nel Milan o Thuram nell'Inter?
Vediamo come andrà l'allenamento di oggi di Thuram, ma bisogna anche pensare che avremo sei partite in 18 giorni quando torneremo. Non prenderemo rischi. Leao è un giocatore importante come ne abbiamo anche noi.

C'è un giocatore del Milan che vi preoccupa più degli altri?
Calciatori di qualità e quantità il Milan ne ha, ma come sempre ci concentreremo più su quello che dovremo fare noi. Conceiçao ha giocatori di qualità e strappo, abbiamo analizzato l'ultimo derby e la semifinale contro la Juventus. Dovremo essere bravi a gestire al meglio il pallone.

© Getty Images

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LE PAROLE DI LAUTARO MARTINEZ IN CONFERENZA

Quanto ti stimola questa finale contro l'unica squadra italiana che vi ha battuto? Non segni al Milan dalla semifinale di Champions
Mi stimola molto perché è una finale oltre che un derby e sappiamo tutti quanto è importante questa partita. È il primo obiettivo stagionale da raggiungere per portare l'Inter in alto. Guardo poco le statistiche, certamente il gol per me è importante ma io devo lavorare per la squadra perché conta solo che l'Inter vinca. Speriamo di affrontare questa sfida nel migliore dei modi.

Questo momento in cui il pallone non entra è diverso rispetto al passato?
All'inizio è stato difficile perché avevo riposato poco senza aver fatto una preparazione fisica come avrei voluto. Ho già vissuto momenti così, ma questo secondo me è il peggiore, ma comunque sono diverso perché mi sento bene e che sto tornando al livello di forma che voglio io. Anche se il gol non arriva sono sereno perché ci sono altri compagni che ci stanno pensando e la squadra sta facendo bene.

I compagni la appoggiano molto e la rispettano come capitano: le fa piacere?
Ovviamente sì, il gruppo è molto importante. Riconoscono il lavoro che uno fa per la squadra e quando non segno cerco comunque sempre di dare il mio contributo in un altro modo e penso di farlo.

Come si sente la squadra alla vigilia della prima finale stagionale?
Il gruppo sta benissimo, abbiamo recuperato le energie anche se mancano ancora due allenamenti. Affrontiamo una squadra forte che è l'unica che ci ha battuto in campionato e sarà una sfida bella da giocare. Prepariamo la gara per portare il trofeo a casa che è ciò che tutti vogliamo.

L'ha sorpresa la vittoria del Milan contro la Juventus?
Abbiamo visto tutti insieme il match in albergo. Abbiamo visto cose simili che i rossoneri facevano anche con Fonseca, forse perché hanno avuto poco tempo. In queste ore che mancano prepareremo ancora bene il match. Ovviamente la Juventus stava vincendo e facendo bene, ma quando non chiudi la sfida poi può succedere di tutto e i dettagli hanno fatto la differenza.

Quanto conterà il fatto di giocare un derby lontano da San Siro?
Sicuramente mancherà l'apporto di tanti tifosi, ma noi pensiamo solo a vincere la partita.

Sentite che c'è passione in Arabia Saudita per il calcio?
Venire qua a giocare per noi è stato importante negli anni precedenti. Nelle due finali che ho giocato qui sono anche riuscito a fare gol oltre a vincere il trofeo. Faremo una grande gara.

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