Nonostante abbia visto l'abbandono da parte dei principali sostenitori, il progetto Superlega rimane sempre sullo sfondo. A parlare del piano è stato Nasser Al-Khelaifi, alle prese con il nuovo incarico di presidente dell'Associazione dei club europei (ECA): "Noi vogliamo crescere e la Superlega oggi è una barzelletta. Era morta ancor prima che fosse annunciata. Chiamo questa idea una non-Super League. È un fatto. Siamo uniti come mai prima d'ora. Volevano dividerci, ma è successo il contrario. E ora possiamo realizzare cose rivoluzionarie - ha raccontato il numero uno del Paris Saint Germain in un'intervista al quotidiano polacco "Meczyki" -. Mercoledì a cena ho detto ai membri del mio consiglio che sembrava una cena in famiglia. Lavoriamo per il bene collettivo e molti di noi avrebbero potuto scegliere diversamente. La stessa UEFA ha fatto un ottimo lavoro fermando la Superlega. In questo senso dobbiamo ringraziare anche il contributo di Aleksandar Ceferin".
Il numero uno dei parigini ha intimato l'uscita dal progetto anche da Real Madrid e Barcellona proponendo un rientro in seno all'ECA: "I club che erano coinvolti sanno che non faccio mai i loro nomi, nemmeno nel consiglio direttivo in un contesto più privato. Dico sempre loro - e glielo consiglio - che possono tornare all'ECA in qualsiasi momento, possono unirsi alla famiglia, sono i benvenuti. La Juventus si è già ritirata dal progetto Superlega. Dovrebbero fare lo stesso Real Madrid e Barcellona perché non hanno scelta. Non sono contro il Barcellona o contro il Real Madrid, io non escluderò nessuno. Sono contrario al conflitto. Ho incontrato Joan Laporta e gli ho detto la stessa cosa. Se vogliono combattere, lasciamo che combattano tra loro. Non perderemo altro tempo su questo tema, abbiamo le nostre cose da fare"