L'ex numero uno della Vecchia Signora: "A raccontare di pallone in tv sarei troppo scomodo"
Mai banale, Stefano Tacconi è tornato a ruggire. L'ex portiere della Juventus, che si è rivisto allo Stadium lo scorso settembre a due anni dall'aneurisma che lo aveva colpito, non ha gradito (eufemismo) il match trai bianconeri di Thiago Motta e il Napoli: "Una palla - ha esordito il 67 di Perugia a Repubblica -. Il calcio di oggi è di una noia mortale. Noi portieri eravamo dei pazzi, adesso sono tutti a modo e giocano con i piedi. Io appena avevo la palla la tiravo più lontano che potevo".
Tacconi, che si definisce troppo "scomodo" per lavorare nei salotti televisivi, ne ha pure per Cassano e Balotelli: "Se li avessi allenati, li avrei presi a calci in c**o non so fino a dove. Da dirigente, a quelli come me avrei detto di fumare e bere meno". E poi: "Il mondo del calcio l'ho lasciato definitivamente, tranne giocare con le Legends della Juventus. Mi sono rotto pure quattro costole per l'istinto di tuffarmi come quando avevo 30 anni".