Javier Tebas continua con le critiche al progetto Superlega: "Calcio gratis? Uno che sa qualcosa di diritti audiovisivi non direbbe mai cose del genere"
Javier Tebas da sempre è tra i più scettici nei confronti della Superlega, già ieri - dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea - non era stato tenero verso il progetto di A22 Sports e in un'intervista alla Gazzetta dello Sport rincara la dose: "La Superlega non si farà nei prossimi 100 anni, e che le partite siano tutte gratis non succederà in 1000 anni. Sono molto credente, il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci l'ha fatto Gesù, non il ceo di A22 Sports. Non ricordo il suo nome, mi sfugge sempre".
Il presidente della Liga ha poi spiegato come mai ieri, in un post su X, avesse fatto riferimento all'apertura dei bar notturni: "Ho sempre ricordato un fantomatico bar della Superlega, locale dove alle 4 del mattino i soci del progetto lanciavano al mondo idee bislacche. Evidentemente devono aver spostato l'orario di chiusura dalle 5 alle 7 del mattino perché oggi come oggi è economicamente impossibile trasmettere il calcio gratis: se uno sa qualcosa di diritti audiovisivi non può dire una cosa del genere. Ora i diritti tv valgono 13 miliardi di euro e qui si parla di trasmettere tutto in chiaro o addirittura su una piattaforma Ott".