"C'è un problema di violenza nella società che cerca di contaminare il calcio, lo usa ma che con lui non ha nulla a che vedere. Sei tifoso finché rispetti le regole, poi diventi un delinquente. Ognuno sceglie da che parte stare. Quello che preoccupa è questa transumanza europea di questi delinquenti che non hanno maglia, passioni e senso del rispetto, ma soprattutto gettano discreto nei confronti del calcio. E dobbiamo difenderci anche da questo". Così il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, interviene a margine della presentazione del libro "Oro rosa. Le donne che hanno portato l'Italia in cima al podio olimpico" in Senato sugli scontri della notte. Abodi, poi, ribadisce come "sarà sempre più chiaro il confine e sarà sempre più evidente che chi sbaglia va fuori. Questa è una violenza che non ha nulla a che fare con lo sport in senso generale. Mi piacerebbe esprimere vicinanza ai tifosi spagnoli colpiti. Che dentro lo stadio che non succeda più una cosa simile ci conforta, ma che succeda in città ci preoccupa. Ma abbiamo però piena fiducia in chi deve vigilare", conclude.