La contestazione a Donnarumma di San Siro è stata una figuraccia in mondovisione
di Gianluca Mazzini© Getty Images
Non è la prima volta ma è bene che sia l'ultima. Anche perché con l'aria che tira non si sa quando gli Azzurri torneranno a giocare a San Siro. Lo stadio più famoso d'Italia ha messo in scena uno spettacolo indecoroso contro un giocatore della Nazionale. Anzi contro il capitano. Una cosa mai vista a tutte le latitudini. In una partita, quella che poi l'Italia avrebbe vinto contro l'Ucraina 2-1, decisiva per il futuro del nostro calcio.
Donnarumma paga gli antichi rancori rossoneri per aver lasciato il Milan destinazione Parigi tre anni fa, dicendo di avere ambizioni diverse. Ma un conto è contestarlo quando si presenterà da avversario dei rossoneri a Milano altro fischiarlo quando veste la maglia della Nazionale con l'aggiunta della fascia.
Un comportamento censurabile e che fa scadere la Scala del calcio a un campetto di periferie con tanto di beghe rionali. Straniti i giocatori ucraini, scioccati gli azzurri. Valgono per tutti le parole del giovane protagonista della serata. Davide Frattesi ai microfoni nel post partita è apparso più incredulo che amareggiato. Mai vista una cosa del genere in tutti i campi dove ho giocato, ha spiegato l'interista.
Fischiare la Nazionale e il suo capitano in mondovisione è stato un unicum che potevamo risparmiarci. Rivalità e rancori sportivi non possono essere un pretesto per "danneggiare" con un tifo contrario un proprio giocatore e quindi la propria squadra. Situazione analoga si sta registrando anche in casa nerazzurra con il caso Cuadrado. Oggetto di fischi nelle due brevi apparizioni fatte a San Siro con Monza e Fiorentina. Dopo aver fornito un assist a Lautaro contro i viola, il capitano interista è andato ad abbracciarlo e ha invitato il pubblico ad applaudire il colombiano. Come dire: il passato (juventino) è passato adesso gioca per noi.
Una stadio come San Siro che registra sold out per tutte le partite merita non solo un pubblico appassionato ma anche molto più maturo.
In attesa che gli Azzurri, Donnarumma in testa, tornino a Milano (chissà quando) tra gli applausi dei tifosi.