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"I russi in questi tre anni, fra gli altri, hanno uccisi anche molti sportivi, calciatori, allenatori, e molti tifosi. La scelta di andare ora in Russia da parte di un campione molto rispettato, non solo come atleta ma anche come uomo, è disumana non solo nei confronti delle vittime ma anche dei suoi colleghi che credono nello sport come veicolo di pace". Lo ha affermato a LaPresse Oles Horodetskyy, presidente dell'Associazione dei cristiani ucraini in Italia, commentando la scelta di Francesco Totti di recarsi in Russia per un evento. "Chiediamo a Totti di ripensarci - aggiunge - la guerra finirà e l'aggressore sarà sconfitto ma resterà nella memoria il fatto che un grande campione, in un momento decisivo, con la sua scelta ha legittimato chi stava dalla parte sbagliata della storia".