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LA GUERRA

Uefa-Super League, scontro totale: esclusione dei 'ribelli' e maxi causa da 60 miliardi. "Pronti ad azioni legali"

Il sindacato mondiale dei calciatori: "Siamo preoccupati". Le leghe nazionali insorgono

19 Apr 2021 - 22:43

Sul tavolo della riunione del Comitato esecutivo della Uefa di Montreaux, in Svizzera, avrebbero dovuto esserci due dossier, quello riguardante le città del prossimo Europeo e la riforma della Champions League dal 2024 con un allargamento da 32 a 36 squadre e un cambio di format con la fine della divisione per gruppi. Ma l'annuncio, dato ufficialmente a mezzanotte, della nascita della Super League, con l'adesione di dodici club fondatori tra cui Juve, Milan e Inter, ha provocato un vero e proprio terremoto nel calcio.

La Uefa prepara battaglia contro i club che hanno aderito alla scissione (Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcellona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham), anticipata dalla dura nota emessa domenica pomeriggio con Federcalcio inglese, Premier League, Federcalcio spagnola, Liga, Figc e Lega Serie A: "I club coinvolti saranno esclusi da qualsiasi altra competizione, sia nazionale che europea o mondiale, e ai loro giocatori sarà negata la possibilità di rappresentare la squadra nazionale". Uefa, Federazioni, Leghe e anche la Fifa fanno fronte comune e studiano una causa da 50-60 miliardi per danni e mancati guadagni e l'esclusione delle 'ribelli' dal sistema. Da Nyon hanno tuonato assicurando che ai club partecipanti "sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali".  Ma i club della Super League ribattono: "I club partecipanti continueranno a competere nei loro rispettivi campionati nazionali. Preservando il tradizionale calendario di incontri a livello nazionale che rimarrà il cuore delle competizioni tra club". 

KLOPP: "LA GENTE NON E' CONTENTA, LA CAPISCO"
"E' dura, la gente non è contenta, la posso capire". Jurgen Klopp, che già in passato aveva espresso dubbi su una eventuale Superlega, non cambia idea neanche dopo la nascita ufficiale del progetto, a cui ha aderito anche la squadra che lui allena, il Liverpool. "Non posso dire molto di più perché non siamo stai coinvolti nel processo, non i giocatori, non io - ha ammesso il manager tedesco ai microfoni della BBC prima del fischio d'inizio del match di Premier League con il Leeds - Non lo sapevamo, dovremo aspettare come si sviluppa".

PRESIDENTE PSG RIFIUTA PRESIDENZA DELL'ECA
Nonostante le richieste di diversi club europei, il presidente del PSG Nasser Al Khelaifi avrebbe rifiutato di assumere la presidenza dell'ECA (l'Associazione dei grandi club, ndr) dopo le dimissioni di Andrea Agnelli. Secondo quanto riferiscono RMC Sport e altri media francesi, il patron del club parigini avrebbe spiegato di voler aiutare a ricostruire il calcio rimanendo un membro del consiglio di amministrazione dell'ECA.

GOVERNO BRITANNICO: "INORRIDITO DAI 6 CLUB INGLESI"
"Siamo inorriditi dal comportamento dei sei club inglesi". Queste le parole pronunciate oggi pomeriggio a Westminster dal ministro della cultura con delega allo sport Oliver Dowden. Il ministro ha ribadito la ferma censura al controverso piano, già espressa da Boris Johnson. "Il governo intende interrompere ogni forma di sostegno ai club coinvolti in questo progetto. Il nostro sostegno è tutto per la Federcalcio inglese, la Premier League e la Uefa".

FEDERCALCIO DANESE: "ENTRO VENERDI' FUORI RIBELLI FUORI DALLE COPPE"
"Real Madrid, Manchester City e Chelsea saranno escluse, e mi aspetto che ciò accada venerdì. Poi bisognerà capire come finire la Champions League. Ci sarà una riunione straordinaria del comitato esecutivo venerdì. Mi aspetto che i 12 club siano esclusi dalle competizioni". Così Jesper Møller, presidente della Federcalcio danese e membro dell'esecutivo della Uefa a DR Sport.

FEDERCALCIO RUSSA: "SI CONTRADDICONO VALORI EUROPEI"
"La federcalcio russa sostiene la posizione della Uefa, delle federazioni e dei campionati europei, dei tifosi di tutto il mondo, che si oppongono alla creazione della Super League. Questa idea contraddice i valori fondamentali non solo del calcio, ma dell'intera comunita' europea. Il nuovo torneo distruggera' completamente il sistema sostenibile di sviluppo del calcio che si e' sviluppato nel corso degli anni, basato sull'uguaglianza e sugli interessi di tutti i tifosi e membri". Cosi' il presidente della Federcalcio russa, Alexander Dyukov, nel commentare l'iniziativa di creare la Superleague. "Mette a repentaglio le prospettive delle squadre nazionali e dei loro giocatori e mina il lavoro a lungo termine di Uefa e Fifa. Ci auguriamo che club e leghe assumano una posizione unica e non mettano a repentaglio l'integrita' della competizione", ha concluso.

IL SINDACATO MONDIALE DEI CALCIATORI: "NO A ESCLUSIONE DA NAZIONALI"
Anche il sindacato internazionale dei calciatori, il FifPro che riunisce 64 federazioni e piu' di 65mila atleti, prende ufficialmente posizione dopo la nascita della Superlega con un lungo comunicato sul proprio sito in cui risponde anche all'Uefa. Il sindacato definisce "inaccettabile" l'ipotesi di escludere dalle rispettive nazionali i giocatori delle squadre che parteciperanno alla Superlega. "Ci opporremo con forza alle misure di entrambe le parti che violeranno i diritti dei calciatori - e' scritto nella nota del FifPro -, come l'esclusione dalle rappresentative nazionali". "Questo comunicato (sulla nascita della Superlega ndr) lascia ai giocatori e ai loro sindacati molte preoccupazioni e domande - continua la nota - sull'impatto che avra' questa decisione sul tessuto e sull'identita' culturale del calcio, ma anche piu' praticamente sulle loro carriere. Il calcio si basa sul suo patrimonio sociale e culturale unico, che non solo gli conferisce un rapporto ineguagliabile con i suoi tifosi, ma ha anche creato il motore per diffondere il gioco professionistico come nessun altro sport. Affinche' cio' sia sostenuto, e' fondamentale una cooperazione sana e solidale tra competizioni nazionali e internazionali. Una nuova concorrenza che mina questo potrebbe causare danni irreparabili". "Essere arrivati a questo punto - continua il FifPro - e' il riflesso di una governance in cui alcuni hanno goduto di poteri sproporzionati mentre gli altri, tra cui coloro che sono al centro del gioco come calciatori e tifosi, sono stati trascurati. Comunque nell'interesse dei calciatori ci impegniamo a lavorare con tutte le parti interessate per prendere le decisioni migliori".

IL SINDACATO MONDIALE DEI CALCIATORI: "SIAMO PREOCCUPATI"
"Questa decisione lascia ai giocatori e ai loro sindacati molte preoccupazioni e domande sull'impatto della Super League non solo sul tessuto e sull'identita' culturale del calcio, ma anche piu' praticamente sulle loro carriere. Il calcio si basa sul suo patrimonio sociale e culturale unico, che non solo gli conferisce un rapporto ineguagliabile con i suoi tifosi, ma ha anche creato il motore per diffondere il gioco professionistico come nessun altro sport. Affinche' cio' sia sostenuto, e' fondamentale una cooperazione sana e solidale tra competizioni nazionali e internazionali. Una nuova concorrenza che mina questo potrebbe causare danni irreparabili", Cosi' la Fifpro, la federazione mondiale dei sindacati dei calciatori. "Le minacce di una competizione separatista e le conseguenti concessioni per riformare le competizioni calcistiche europee hanno influenzato il processo decisionale per anni. Questa dinamica ha sostituito discussioni trasparenti e inclusive sulle opportunita' di riforme della concorrenza per tutti i giocatori, tifosi, club, leghe e federazioni", ha concluso.

LA CONDANNA DELLA PREMIER LEAGUE
In una nota la Premier League "condanna qualsiasi proposta che attacchi i principi della competizione aperta e del merito sportivo che sono al centro della piramide calcistica nazionale ed europea. I fan di qualsiasi club in Inghilterra e in tutta Europa possono attualmente sognare che la loro squadra possa scalare la vetta e giocare contro i migliori. Crediamo che il concetto di una Superlega europea distruggerebbe questo sogno".

PRESIDENTE PORTO: "CONTRO PRINCIPI UE"
 "La Superlega? Non gli abbiamo dato molta attenzione". Il presidente del Porto, Jorge Nuno Pinto da Costa, citato dai media portoghesi, smentisce che il suo club sia pronto a entrare nella neonata SuperLega. "Ci sono stati dei contatti informali con alcuni club - spiega -, ma non abbiamo dato particolare attenzione alla cosa. Per due ragioni: la prima e' che l'Unione Europea non consente un circuito chiuso senza retrocessioni come la Nba. La Federcalcio portoghese e' contro a questo progetto, e come parte dell'Uefa non possiamo partecipare a una competizione che sia contro i principi dell'Unione Europea e della Uefa". "Per noi - dice ancora Pinto da Costa - gli unici eventi ufficiali sono quelli sotto l'egida dell'Uefa, vogliamo continuare a giocare in Champions League e vogliamo continuare a farlo nei prossimi anni. Siamo dall'altro lato, come il Bayern, l'Ajax o il PSG. Se siamo dentro alla Uefa, non possiamo seguire chi vuole andare via".

BONIEK: "UNA FIGURA DI M..."
"Qualcuno sta facendo una brutta figura, per non dire figura di...". Cosi' Zbigniew Boniek, ex giocatore di Juve e Roma e attuale presidente della Federcalcio polacca, commenta su Twitter il nascente progetto della Superlega.

LIGA SPAGNOLA: "APPROCCIO EGOISTICO"
La Liga "condanna con fermezza la Superlega". La Lega calcistica spagnola, di cui i tre club principali (Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid) fanno parte del progetto Superlega, ha espresso la sua dura contrarietà all'iniziativa dei 12 club europei giudicandolo «ai suoi occhi un approccio egoistico".

UE: "DIFENDIAMO SPORT BASATO SULLA SOLIDARIETA'"
"La Commissione Ue difende un modello di sport europeo basato sui principi di autonomia, apertura, solidarietà e interdipendenza delle federazioni internazionali". Queste caratteristiche riguardano "tutti i livelli" dello sport e "devono essere mantenute come parte del dna dell'Ue". Così una portavoce della Commissione Ue commentando le notizie sulla nascita della Superlega. "Invitiamo tutte le parti a tenere conto di questi principi nella valutazione potenziale impatto della proposta", aggiunge la portavoce, sottolineando che alla base delle organizzazioni sportive devono esserci "regole chiare, trasparenti e non discriminatorie".

FERGUSON: "CHAMPIONS PIACE AI TIFOSI COSI' COM'E'"
"I fan di tutto il mondo adorano la competizione della Champions così com'è. Ai tempi dello United abbiamo giocato quattro finali di Champions League ed erano sempre le serate piu' speciali. Parlare di una Superlega e' allontanarsi dai 70 anni di calcio europeo per club. Sia come giocatore per una squadra provinciale come il Dunfermline negli anni '60, sia come allenatore all' Aberdeen vincendo la Coppa delle Coppe, per un piccolo club di provincia in Scozia e' stato come scalare l'Everest". Cosi' Alex Ferguson, storico allenatore del Manchester United, sulla Superlega, come riporta il Sun.

CLUB SUPER LEAGUE PRONTI A RISPOSTA LEGALE
I 12 club aderenti alla Superlega hanno già pronta una risposta legale alla minaccia di causa per danni avanzata dalla Uefa. Secondo Le Parisien, i club avrebbero inviato una lettera al presidente della Fifa, Gianni Infantino, e a quello dell'Uefa, Aleksander Ceferin, nella quale li avvisano di aver depositato il loro 'dossier' presso diversi tribunali, senza specificare quali e con quali contenuti. "La vostra dichiarazione formale ci obbliga ad adottare misure protettive per proteggerci da una tale reazione avversa, che non solo metterebbe a repentaglio l'impegno finanziario ma, in modo significativo, sarebbe illegale", si legge nella lettera in risposta al duro comunicato delle due massime autorità calcistiche mondiale ed europea, aggiungendo che la Super League è già stata sottoscritta con un finanziamento di 4 miliardi di euro da un istituto finanziario.

BARCELLONA: "IN LINEA CON LA NOSTRA LEADERSHIP"
Il Barcellona ha ufficializzato stamattina, con una nota, la sua adesione alla Superlega europea del calcio. Il club catalano annuncia di "aver raggiunto un accordo con altri 11 club" per la nuova formula, ricorda il format del supercampionato come già esposto dal comunicato congiunto nella notte e conclude che il club "fedele alla sua storia e al suo ruolo di leadership nell'ambito del calcio europeo, si pone ancora una volta come un club leader per quanto riguarda i grandi cambiamenti che sono necessari nel mondo del calcio", con l'obiettivo di ottenere i migliori benefici "dal punto di vista sportivo, istituzionale e finanziario". Tra i 12 aderenti al progetto, il club catalano ora guidata da Laporta era stato considerato in prima battuta come il più scettico.

BAYERN E DORTMUND: "NOI NETTAMENTE CONTRARI"
Il Bayern Monaco e il Dortmund, i due club tedeschi presenti nel consiglio di amministrazione della European Club Association (ECA), si sono espressi nettamente contro il piano di creare una Super League. Lo dichiarato il Ceo del Borussia Dortmund Hans- Joachim Watzke. "Ci siamo riuniti domenica sera per una conferenza virtuale domenica e abbiamo confermato la volontà dei club coinvolti di appoggiare la prevista riforma della Champions League, respingendo i piani per formare una Superlega. Entrambi i club tedeschi rappresentati (Bayern Monaco e Borussia Dortmund) hanno espresso lo stesso punto di vista"

L'EQUIPE TITOLA: "LA GUERRA DEI RICCHI"
Da un lato Andrea Agnelli e Florentino Perez, dall'altro al-Khelaifi e Karl-Heinz Rummenigge, in mezzo la Coppa dei Campioni: questa la prima pagina de L'Equipe, con il grande titolo 'La guerra dei ricchi' e un durissimo editoriale dal titolo 'I traditori'. "Guidati da Juventus e Real Madrid - annuncia in prima il quotidiano - 12 grandi club europei si dicono pronti a organizzare una loro propria Superlega continentale. PSG e Bayern Monaco restano per ora fedeli all'UEFA". "Se andranno in fondo con il loro progetto, non gli sarà perdonato. E se rinunceranno, neppure. I 12 club che hanno annunciato il progetto di Superlega europea resteranno a lungo coloro che hanno deciso di tradire un ideale condiviso", ammonisce l'editoriale, parlando di "infamia che non soltanto tradisce l'ideale di cui si e' fatto portatore questo giornale nel dicembre 1954, ma anche quello di tutti coloro che hanno amato il calcio europeo da sempre e che hanno aiutato a costruirlo. Hanno dimenticato che se sono a quel posto è grazie a quegli stessi che ora hanno intenzione di derubare e di lasciare indietro. Eccoli pronti ad uccidere il calcio europeo, la sua essenza, la sua storia e la sua bellezza, per puro cinismo e sconcertante avidita'".

SCHINAS: "PROGETTO CONTRARIO A VALORI UE"
"Dobbiamo difendere un modello di sport europeo basato sui valori, basato sulla diversità e l'inclusione. Non c'è spazio per riservarlo ai pochi club ricchi e potenti che vogliono legami stretti con tutto ciò che le associazioni rappresentano: campionati nazionali, promozione e retrocessione e sostegno al calcio dilettantistico di base". Così su Twitter il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas commentando le notizie sulla nascita della Superlega. "Universalità, inclusione e diversità sono elementi chiave dello sport europeo e del nostro stile di vita europeo", aggiunge Schinas.

REAL MADRID, PEREZ: "AIUTEREMO IL CALCIO A OGNI LIVELLO"
"Aiuteremo il calcio ad ogni livello e lo porteremo ad occupare il posto che a ragione gli spetta nel mondo. Il calcio è l'unico sport davvero globale con più di quattro miliardi di appassionati e la responsabilità di noi grandi club è di rispondere ai loro desideri". Così il presidente del Real Madrid Florentino Perez, primo presidente della Super League. "Mettendo insieme i più grandi club e giocatori del mondo ad affrontarsi per tutta la stagione, la Super League aprirà un nuovo capitolo per il calcio europeo, assicurando una competizione e strutture di prim'ordine a livello mondiale, oltre a un accresciuto supporto finanziario per la piramide calcistica nel suo complesso", ha aggiunto Joel Glazer, co-chairman del Manchester United e vicepresidente della Super League.

MACRON E JOHNSON CONTRO LA SUPER LEAGUE
Emmanuel Macron e Boris Johnson sono contrari alla neonata Super League del calcio europepo, con il presidente francese che anzi plaude alla scelta dei club transalpini di non aver aderito. È quanto riporta Politico.eu che cita fonti vicine alla questione. Secondo il sito, Macron avrebbe affermato che la Francia sosterra' "tutti i passi" intrapresi dagli organi di governo del calcio per difendere le attuali competizioni europee e che la Super Lega "minaccia il principio del merito sportivo". Stesso parere per Johnson che avrebbe sottolineato come la creazione di una Super League sarebbe "molto dannosa per il calcio", aggiungendo di sostenere le autorità calcistiche nelle loro prossime azioni. 

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