L'imprenditore nativo di Mumbai ha rilevato una parte delle quote appartenenti a Stephen Pagliuca ampliando così il portafogli della società orobica
di Marco CangelliNegli ultimi giorni a Bergamo si percepisce una ventata d'aria fresca proveniente direttamente dall'India. A portarla è Divyank Turakhia, imprenditore nativo di Mumbai e reduce da un investimento nell'Atalanta per una cifra attorno ai settanta milioni di euro. Il business man asiatico ha compiuto l'investimento poco prima della sfida ad Anfield vinta con il Liverpool acquistando una parte delle azioni appartenenti a Stephen Pagliuca, detentore del 55% delle quote de La Dea Srl. Fra le idee portate da Turakhia vi sarebbe quello di realizzare una serie tv sulla magica impresa della squadra orobica in Europa League.
Dopotutto il magnate indiano ha avuto modo di seguire da vicino il trionfo continentale dell'Atalanta festeggiando insieme a Pagliuca e Percassi dopo la finale di Dublino, a conferma che Turakhia si sia "innamorato" dei colori nerazzurri. Secondo quanto riportato da Tuttomercatoweb l'obiettivo di quest'ultimo sarebbe quello di dare nuovo lustro al brand bergamasco passando dalla dimensione locale a quella globale. E cosa ci sarebbe di meglio se non una serie tv che racconti la storia di questa piccola squadra di provincia divenuta una delle grandi d'Europa?
Un po' sulla falsariga del Sunderland che ha spopolato il mondo del web con la sua favola in Premier League, ma con quel tocco in più di europeo che ha visto l'Atalanta passare dalle salvezze sofferte sotto la guida di Stefano Colantuono ed Edy Reja ai successi dell'era Gasperini condensati dal ritorno in campo internazionale dopo oltre trent'anni, la prima partecipazione in Champions League con tanto di semifinale sfiorata contro il Paris Saint Germain e la conquista dell'Europa League, secondo trofeo della storia nerazzurra dopo la Coppa Italia del 1963.
Dopotutto in ambito di comunicazione Turakhia ci ha sempre visto lungo con la creazione della piattaforma ad-tech Media.net ceduta a un colosso cinese nel 2016 per 900 milioni di dollari, una rete di pubblicità in grado dedicata agli annunci sul web e su piattaforme digitali che oggi presenta 1300 dipendenti sparsi fra Nord America, Europa e Asia. Il legame con il calcio esiste in realtà già dal 2022 quando l'indiano provò ad acquistare insieme a Pagliuca il Chelsea senza riuscirci ed ecco quindi ora la mossa Atalanta con un altro asso nella manica da mettere in campo: lo sponsor.
Attualmente l'Atalanta veste maglie Joma, ma Turakhia avrebbe l'intenzione di riportare a Bergamo un marchio internazionale come Nike con l'obiettivo di far conoscere meglio la Dea anche all'estero, aprendosi di conseguenza a un mercato ancora più globale e di conseguenza appetibile. Chiaramente siamo nel campo delle idee e delle indiscrezioni, ma le intenzioni del nuovo investitore nerazzurro sono quelle di mantenere quel legame con il territorio lombardo dando però quel tocco di internazionalità che non fa mai male.