L'ipotesi nell'aria da tempo, ma bisogna vedere se i calciatori sarebbero d'accordo. Si pensa anche ai play-off
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Il numero dei calciatori contagiati dal Covid cresce e la Serie A trema. Una situazione che ha fatto scattare l'allerta nel campionato italiano, la cui regolarità resta appesa all'aumento dei giocatori positivi e alla contemporanea necessità di continuare a giocare. Aspetti difficili da combinare in una situazione di grande incertezza come questa e con tante variabili in gioco anche a livello normativo. Ecco allora spuntare nuovamente l'ipotesi di una "bolla" in stile NBA per evitare il collasso. Idea nell'aria da tempo, su cui occorrerebbe capire però anche come la pensano i giocatori.
Al momento la questione non è stata affrontata ufficialmente in nessuna sede, ma l'impressione è che qualcosa si muova. Federcalcio, Lega e club sanno bene che per evitare il fallimento dell'intero sistema calcio l'unica soluzione è continuare a giocare. E per farlo occorrono regole chiare e soluzioni condivise. Di recente la riunione tra i medici sportivi delle 20 società non ha portato risposte utili e mettere ora mano al protocollo potrebbe complicare ulteriormente il regolare svolgimento del campionato. Una situazione da maneggiare con cura.
Ecco allora spuntare all'orizzonte la vecchia tentazione di proporre un "mini-lockdown" del calcio italiano. Una sorta di "bolla" in stile NBA per isolare i calciatori, limitare le possibilità di contagio e garantire i match in calendario. Una soluzione ancora tutta da definire nei dettagli e di cui, per ora, nessuno vuole prendersi però la paternità. Le ultime ipotesi parlano di un "ritiro" delle squadre - anche solo di due settimane - con test ogni quattro giorni e uscite solo per giocare. Una "bolla" che dovrebbe comunque fare i conti con il placet dei giocatori. Prima di portare avanti qualsiasi discorso, infatti occorrerà capire se i protagonisti del calcio italiano sarebbero d'accordo. Condizione necessaria per proseguire su questa strada e incastrare tutti gli interessi in ballo.
La situazione dei contagi, del resto, impone al calcio italiano scelte importanti a breve termine. Compresa la possibilità di un'apertura ai play-off (anche solo di otto gare). Soluzione più volte osteggiata in passato dai grandi club di Serie A, ma ora tra le opzioni in ballo per cercare di chiudere la stagione in caso di emergenza. Un piano B da attivare solo in caso di necessità e comunque almeno dopo il girone d'andata.