Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

MILAN-PSG 2-1

Una notte stellare: Leao e Giroud piegano il Psg, il Milan si rilancia in Europa

Gara giocata con coraggio e scelte tecniche corrette, ribaltata dopo il gol iniziale di Skriniar e condotta in porto con il carattere della grande squadra

di Enzo Palladini
07 Nov 2023 - 23:04
1 di 20
© Getty Images
© Getty Images
© Getty Images

© Getty Images

© Getty Images

Una notte da grande Milan dopo le prove negative degli ultimi tempi. I rossoneri battono il Paris Saint Germain per 2-1 al termine di una partita giocata con grande coraggio, appoggiandosi sulle sue colonne. Gol di Skriniar su azione di calcio d'angolo, pareggio di Leao in rovesciata e gol decisivo di Olivier Giroud, di testa su cross di Theo Hernandez. Grande Milan per un'ora, poi la sofferenza finale a lieto fine. 

LA PARTITA

Ci sono tutti gli ingredienti per vedere grande calcio: uno stadio da sogno (nonostante la sua ventilata rottamazione), due squadre che puntano a una grande stagione in Europa, una manciata di giocatori che farebbero la fortuna di qualunque allenatore. Ma c'è di più, perché le due squadre ci aggiungono ancora qualcosa e la partita decolla a ritmi vertiginosi. Nei primi sei minuti si contano già tre potenziali azioni da gol, una sgasata di Mbappè e due conclusioni masticate di Loftus-Cheek e Leao. E al di là di quello che succede dalle parti delle due aree, ogni pallone viene giocato come se fosse l'ultimo, nessuna giocata è elementare, nessun duello viene vinto senza lasciare lì un fiotto di sudore. 

Nessuno stupore dunque se dopo meno di un quarto d'ora il risultato è già di 1-1. Il Milan paga a carissimo prezzo una dormita collettiva su un calcio d'angolo battuto da Vitinha: libero Marquinhos per spizzare, liberissimo Skriniar per appoggiare di testa in rete da due passi. Uno di quei gol che fanno imbestialire gli allenatori, è facile pensare che Stefano Pioli abbia addestrato per ore la squadra su situazioni di questo tipo. Niente da fare, vantaggio francese firmato proprio da un ex interista. Ma già dai primi minuti qualcosa lasciava presagire che fosse una di quelle serate che ispirano Leao a fare il fenomeno. Proprio da fenomeno è l'azione che porta i rossoneri sull'1-1. Lo strappo del portoghese è di quelli che l'hanno portato a essere il giocatore più pagato della rosa rossonera, il passaggio per Giroud è perfetto e sulla respinta di Donnarumma ecco la perla in rovesciata di uno scatenato Leao. 

Non c'è respiro tra le pieghe di uno scontro che si dipana scatto dopo scatto, contrasto dopo contrasto, occasione dopo occasione. Si va al tiro con una facilità inusuale, non per demeriti di chi è in fase di non possesso, ma per la bravura di chi conduce il pallone. Mbappè sbaglia (insolitamente) l'angolo della conclusione grazie anche all'uscita tempestiva di Maignan. Dembelè scuote la traversa con un tiro violentissimo e senza soluzione di continuità una manciata di secondi dopo Giroud va a centrare l'esterno della rete. I fioretti rimangono nelle loro custodie, si va avanti a sciabolate. Il fendente di Tomori su punizione scalda le mani di Donnarumma che nella sua mente trasforma i fischi e gli insulti in applausi. Sono invece applausi veri e sinceri quelli che salutano le due squadre all'uscita dal campo per un meritatissimo intervallo, sul risultato di 1-1. Un primo tempo che regala verdetti sorprendenti: Leao meglio di Mbappè, leggera superiorità rossonera a centrocampo (dove all'andata i francesi avevano dominato), Paris Saint Germain gravato di tre cartellini gialli contro zero. Un altro Milan rispetto a quello delle ultime uscite, una squadra consapevole delle proprie potenzialità, penalizzata dall'unica vera distrazione difensiva. 

Ci vogliono atti di coraggio per provare a cambiare il destino di partite del genere. Le spallate sono gradite, le testate possono fare la differenza. Soprattutto quando sono quelle di Giroud che vola più dei difensori e colpisce con la violenza di un martello. Il 2-1 è uno dei suoi gol, un marchio di fabbrica che i tifosi rossoneri hanno ben imparato a conoscere. Il cross arriva dal solito Theo Hernandez, teso e preciso, in una perfetta combinazione causa-effetto. 

Coraggio e convinzione sono due attributi che i francesi lasciano negli spogliatoi al rientro in campo. Vincono meno duelli e tendono a esibirsi in azioni "uno contro tutti" che in una partita di Champions 99 volte su 100 finiscono in un vicolo cieco. Luis Enrique prova a intervenire sul fattore "coraggio" con una mossa alla Simone Inzaghi: libera il campo dai giocatori ammoniti, buttando dentro quattro forze fresche. Pioli invece si gode un Milan che finalmente sta in campo come piace a lui, per atteggiamento e scelte tecniche. I suoi ragazzi si difendono in maniera ordinata e lucida, vanno anche vicini al terzo gol con una punizione di Theo Hernandez parata da Donnarumma. 

Qualche segnale di stanchezza tra i rossoneri comincia ad affiorare quando il cronometro segna il minuto 75. Stanchezza fisiologica, che la squadra gestisce arretrando un po' il baricentro ma senza correre rischi. Sta lì ad aspettare, guardando sempre con quattro occhi anziché due quello che combina o spera di combinare Mbappè. Poi ogni tanto c'è una ripartenza, sull'ultima volata di Leao (poi esce stremato) costringe Skriniar a un fallo da giallo che in realtà sarebbe arancione. Poi entra Okafor e al primo pallone toccato quasi beffa Donnarumma. Non c'è gloria senza sofferenza e i patimenti del Milan vanno ben oltre il novantesimo, durano per tutto il lunghissimo recupero in cui Luis Enrique sfodera un 4-2-4 ultraoffensivo, prende un palo con Lee Kang-In ma poi va a sbattere sistematicamente contro il muro del Milan, che si prende tre punti meritatissimi e torna prepotentemente in corsa per la qualificazione agli ottavi.

IL TABELLINO 

MILAN-PARIS SAINT GERMAIN 2-1

Milan (4-3-3): Maignan; Calabria, Tomori, Thiaw, T. Hernandez; Loftus-Cheek, Musah (39' st Krunic), Reijnders; Pulisic (47' st Florenzi), Giroud, Leao (39' st Okafor). Allenatore Pioli. A disp.: Mirante, Nava, Bartesaghi, Adli, Pobega, Chukwueze, Jovic. 

Paris Saint Germain (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Skriniar (44' st Barcola), L. Hernandez (18' st  Mukiele); Zaire-Emery, Ugarte (15' st Lee Kang-In), Vitinha (15' st Fabian Ruiz); Dembelè, Kolo-Muani (15' st Gonçalo Ramos), Mbappè. Allenatore Luis Enrique. A disp.: Letellier, Tenas, Soler. 

Arbitro: Gil Manzano (Spagna) 

Marcatori: 9' pt Skriniar (P), 12' pt Leao,. 5' st Giroud 

Ammoniti: Musah (M), Vitinha, Kolo Muani, Ugarte, L. Hernandez, Skriniar (P)

Espulsi: -

LE STATISTICHE DI MILAN-PSG
Il Milan ha vinto un incontro in Champions League in rimonta per la prima volta dal 21 ottobre 2009, nella fase a gironi contro il Real Madrid.
Il Paris Saint-Germain ha perso tre trasferte consecutive in Champions League per la prima volta da settembre 2018.
Olivier Giroud è il secondo giocatore più anziano a trovare la rete con il Milan in Champions League (37 anni, 38 giorni), dietro solo a Filippo Inzaghi (37 anni e 86 giorni contro il Real Madrid il 3 novembre 2010).
Olivier Giroud è diventato il secondo giocatore francese più anziano a trovare la rete tra Champions League e Coppa dei Campioni (37 anni 38 giorni), dietro solo a Henri Skiba, con La Chaux-de-Fonds contro il St Etienne nel 1964 a 37 anni e 64 giorni.
Il Milan ha sia segnato che subito gol nei primi 15 minuti di gioco in un match di Champions League per la prima volta dal 28 settembre 2005, contro lo Schalke 04.
Quella di Olivier Giroud e Theo Hernández è la prima coppia di giocatori francesi che hanno combinato insieme un gol (rete di uno e assist dell’altro) contro il Paris Saint-Germain in Champions League a partire da Coman-Tolisso con il Bayern Monaco il 5 dicembre 2017.
Rafael Leão ha messo fine a un digiuno di 74 tiri senza gol del Milan in Champions League (da quello di Olivier Giroud in casa del Napoli il 18 aprile), il più lungo per i rossoneri nella competizione da novembre 2006-marzo 2007 (81).
Rafael Leão è il secondo portoghese a segnare in casa contro il Paris Saint-Germain in Champions League (esclusi autogol), dopo Cristiano Ronaldo - doppietta il 14 febbraio 2018, con il Real Madrid.
Rafael Leão ha interrotto una serie di nove incontri di Champions League senza segnare (la sua precedente rete nella competizoine risaliva al 25 ottobre 2022, contro la Dinamo Zagabria).
Milan Skriniar ha segnato cinque delle sue ultime sei reti in tutte le competizioni a San Siro.
Theo Hernández ha vinto oggi il suo 100° incontro con il Milan considerando tutte le competizioni.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri